Un caso di analisi di un tema che rivela soprattutto come agiscano i valori fuoco, con i cinque pianeti collocati tra Leone e Sagittario. La signora V., medico per professione, madre di quattro figli (che sono tanti…) dopo la prematura vedovanza, si dedica ai figli e all’amministrazione delle proprietà di famiglia. In entrambi i ruoli, ciò che più emerge è la grande quantità di energia interiore, che ha bisogno di esprimersi rivolgendosi soprattutto al mondo esterno: la gente che ha bisogni da soddisfare (una generosa Luna in Sagittario) i figli che hanno bisogno della madre, ed energia spsa per risolvere problemi , in primo luogo pratici, reali, grazie al bisogno di gestire la vita altrui (Leone e Gemelli, segno dell’ascendente e di Marte quasi congiunto).

Vediamo quindi in dettaglio il tema di “V.”:

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Bontà d’animo, generosità, spontaneità, apertura al mondo e a tutti gli stimoli provenienti dall’esterno: V. risponde a tutte le sollecitazioni, spesso con entusiasmo, e a volte accorgendosi di avere aderito troppo alle richieste provenienti dall’esterno. In questi casi ci può essere una reazione di insofferenza e di voglia di mandare tutto all’aria e di farsi gli affari propri, per poi rientrare nei ranghi dopo breve tempo. Il centro, l’Io, si colloca nella “famiglia” in senso lato, ossia un ambiente collettivo, con forti legami reciproci, che hanno contato molto nella formazione del carattere e contano pure nella vita quotidiana. La grande carica affettiva espressa da Sole e Venere nel Leone, si esprima in relazioni a forte valenza di sentimento, in altri termini conta di più l’affetto che la convenienza, l’utilità. Resta importante però il senso di prestigio proveniente o da una famiglia “importante” o da figli “bravi” con l’approccio del “mater familias”, con un approccio gestionale piuttosto   che di cura del nido in stile chioccia.swan-2494925__340

 E’ importante presentare o forse sarebbe   meglio dire esibire” le qualità proprie o di   chi ruota intorno al soggetto. Il quale a sua   volta tende a governare, a impartire ordini, a organizzare, salvo ogni tanto far saltare il banco in virtù di un impulso nuovo. In ogni caso ciò che è nuovo fa molta presa proprio per il concetto di novità, davvero molto attraente. Capace di fare grandi progetti, con la convinzione di saperli gestire fino in fondo, a volte i progetti stessi si rivelano illusori o poco realizzabili, con conseguenti arrabbiature e rifiuti. La tentazione di “piantare lì” è sempre dietro l’angolo. Circola una grande energia, energia mirata correggere le “storture” del mondo o semplicemente dei comportamenti di chi la circonda. Un atteggiamento che si esplica ad ondate di “passioni” che possono però esaurirsi in breve tempo. La pulsione è quella di aiutare il prossimo ma anche di impostare il mondo a propria immagine e somiglianza, un mondo istintivamente percepito come “buono” pur con dei difetti che sicuramente grazie al proprio spirito attivo potrebbero essere corretti… C’è una sorta di candore di fondo, una capacità grandissima di provare meraviglia e stupore, di entusiasmarsi per ogni cosa in cui ci sia una forte parte emozionale ed affettiva. L’espansione naturale porta a volte ad esagerare, ma anche a dare la forza di affrontare le difficoltà, di inserirle all’interno di un grande disegno e di risolverle opportunamente. A controbilanciare questo empito di passione, c’è la pulsione opposta a darsi dei limiti, a stoppare gli eccessi di entusiasmo o di iperattività, a costringersi a sedersi e riflettere, cercando di individuare le difficoltà e i modi di superarle razionalmente. In pratica, c’è una sorta di doccia scozzese tra la voglia di buttarsi, di creare e realizzare progetti e la necessità riconosciuta di ragionare freddamente sui pro e contro. Più in profondità, c’è una buona capacità di giudizio e quindi di valutazione delle opportunità più convenienti, capacità che potrebbe esplicarsi nella forma della trattativa oculata e mirata al proprio vantaggio (per proprio si intende anche quello della cerchia stretta, famiglia et similia) talvolta passando sopra o ignorando le regole. L’immaginazione e la capacità di fantasticare è molto buona, ma il senso forte della realtà fa da freno agli slanci troppo creativi.

Sul piano della realizzazione personale, V. ha bisogno di persone (o in mancanza, cose) su cui esplicitare ed esprimere il suo bisogno di appartenenza, il bisogno e anche la capacità di gestire la vita altrui, ricevendone in cambio sostegno e conferme. Non “servizievole” in senso stretto, perché dà molto ma esige molto in cambio e non gradisce affatto assumere il ruolo della vittima. Racconterà più facilmente i suoi successi (e quelli della sua cerchia) ma molto meno volentieri i problemi derivanti dai propri errori, che riconosce intimamente ma fa fatica ad ammettere pubblicamente. C’è un’aggressività di fondo che può portare a una sorta di “implosione” piuttosto che di esplosione “cattiva”, dal momento che ad essa fa da contraltare la generosità e l’atteggiamento positivo nei confronti della realtà e del mondo. Tuttavia l’energia ha bisogno di sfogarsi e a volte si potrebbe sfogare contro se stessa, in periodi forse di depressione e sfiducia generalizzata nei confronti della “sorte” maligna. Esiste un rischio di dispersione o di finalizzazione errata dei propri sforzi, ma di fondo resta la visione ottimistica e generosa rispetto al prossimo ed al mondo.

Le capacità gestionali in genere potrebbero essere utilizzate in ambito “domestico” in senso lato (casa, figli, grandi comunità) ma non in ambiti “tristi”, (meglio i bambini che i vecchi o i malati…). Più orientata su un ambito o pratico o di grandi (utopici) progetti – la sua dimensione è il “grande” – piuttosto che sul lavoro speculativo o in solitaria, può esprimere meglio il potenziale in professioni che richiedano la soluzione di problemi, anche di carattere economico o in generale pratico.

In ambito affettivo, l’energia da spendere è molta, ed è in grado di riversare amore in grande quantità purchè (o fino a che) il /i destinatari se ne rivelino degni. Se le aspettative vanno deluse la reazione può essere molto forte, e in alcuni casi rivolta quasi masochisticamente contro se stessa. Poiché le pretese sono alte quasi quanto la capacità di donare, una parola chiave potrebbe essere “scambio”.

Si può scambiare di tutto, ma il risultato dello scambio deve essere equo, e, possibilmente, vantaggioso. Vantaggio di qualunque natura, affettiva, materiale, pratica. Diciamo però che V. non è una persona che ama perdere, e, nel caso succeda, le conseguenze possono risultare molto pesanti, più su se stessa che sui “congiunti” (che comunque non ne sono esonerati…)

Il bello del fuoco… il caso di “V.”
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