Una storia d’amore che vale per se stessa, quasi indipendentemente dalla personalità dei partner: l’oroscopo composito tra Zelda e Francis Scott Fitzgerald parla da solo, come è giusto che avvenga usando questa tecnica. – 

di PATRIZIA ROMAGNOLI

– La tecnica del composito – differente dalla sinastria, in quanto usa i mezzi punti tra i pianeti e le case dei due partners per costruire un tema natale autonomo – descrive una relazione per come essa è, al di là della percezione e della valutazione dei due soggetti.

L’amore, ipertormentato, iperesaltato, iperdistruttuvo, tra Francis Scott Fitzgerald e Zelda Sayre parla da se’, e con grande chiarezza, di una forza e di una potenza pari a quella di un ciclone. Un ciclone percepibile quasi visivamente: sull’asse Ascendente – Discendente tra i segni mobili (qui, mobilissimi…) Gemelli – Sagittario si accumula lo stellium in Gemelli di Luna, Plutone, Marte e Nettuno contro Urano e Saturno, il tutto scaricandosi in un classico quadrato a T sul Sole congiunto a Venere sul Fondo Cielo in Vergine nei primissimi gradi, come per riuscire a capitare su un altro segno mobile, e a sottilineare il fattore movimento, quello di un ciclone, appunto. A completare il quadro, un Giove in Bilancia, con i suoi trigoni allo stellium in Gemelli, in grado di assicurare sì il successo sul piano materiale e finanziario, ma anche la capacità di dilapidare patrimoni con la forza del pianeta più grosso ed esagerato.composit_francis_scott_ftzgerald_zelda_fitzgerald.62668.28830

Un bell’articolo di Paolo Armelli   ripercorre la storia d’amore tra lo scrittore e l’irrequeta Zelda https://liberlist.wordpress.com/2013/04/28/lamore-di-zelda-e-francis-scott-fitzgerald/  

Lo usiamo per connettere alcune definizioni con i valori espressi dalla carta composita dei due personaggi. “Il loro fu un rapporto travagliatissimo, fatto di grandi contraddizioni e di estremi opposti, (opposizione tra lo stellium in Gemelli all’Asc e Saturno Urano al Dsc)  sempre sul limite dell’estasi (Luna all’Asc quadrata Sole e Venere)  o – più spesso – dell’autodistruzione (congiunzione Luna, Plutone e Marte). Scott Fitzgerald era uno scrittore acutissimo, di gran talento, dedito con tutto se stesso all’arte, ma anche viveur, poco attento alle conseguenze pratiche della sua vita, e ancora fragile, introflesso, sempre dubbioso di sé; Zelda, per contro, era la luce, il fascino enigmatico, la vitalità, la noncuranza dei problemi, e allo stesso tempo la profonda instabilità, i coni d’ombra del male interiore, l’irrequietezza mentale, la propensione all’annullamento. Già prese singolarmente queste due figure erano una matassa irrisolvibile di contraddizioni, l’amore che le mise assieme non fece altro che acuirne pregi e difetti e a imporre sul loro rapporto il sigillo potente delle storie d’amore impossibili eppure reali, troppo reali”.

E’ sicuramente una storia d’amore “impossibile” quella che si esprime con il Sole e Venere – buoni sentimenti, affetto sincero  – in una posata e razionale, ma anche ansiosa, Vergine al Fondo Cielo, quindi in una autentica “casa”, al quadrato con una effervescente, instabile, Luna Gemelli affiancata alla congiunzione violenta ed esplosiva tra Marte e Plutone, in segno d’aria, incapace di incanalare questa energia, tanto più se a chiudere la congiunzione (restando al quadrato con Sole e Venere) c’è un Nettuno creativo, letterario, ma anche intemperante nell’uso di alcol et similia.

La storia iniziò nel 1918, lui da subito stella della letteratura, voce di un generazione “perduta”.

“Vissero per la prima parte del decennio come la coppia più affascinante e chiacchierata di New York, simbolo di un’era del Jazz scintillante, dispendiosa, dissoluta, imbevuta d’alcol e gloria. (Medio Cielo = come gli altri vedono la coppia: Aquario, segno uraniano e “rivoluzionario”) Poi sopraggiunse il proibizionismo, e la noia: i Fitzgerald si imbarcarono nel 1924 per l’Europa, raggiungendo prima la Costa Azzurra, poi Parigi e la Svizzera. Il periodo europeo fu quello che più acuì sia i loro eccessi che i loro disagi (Urano congiunto a Saturno opposto allo stellium in Gemelli) : Fitzgerlad guadagnava benissimo vendendo articoli e racconti, la coppia sperperava un’enormità di denaro.(Trigono di Giove) Nel frattempo avevano avuto una figlia, Scottie, relegata quasi sempre a una tata, perché i genitori erano ognuno impegnato con le proprie ossessioni. (Sole e Venere in IV casa, punto di scarico del quadrato a T) Scott limava le sue opere all’esaurimento, soffriva di insonnia, era irrequieto, ma soprattutto beveva in modo sconsiderato; Zelda era discontinua, volubile, sempre alla ricerca di nuove emozioni, nel 1927 si convinse che sarebbe dovuta essere un’icona del ballet parigino e dunque si allenava e prendeva lezioni di danza fino alla sfinimento. Le dinamiche di coppia erano altrettanto malsane: il loro era un rapporto dominato dall’alternanza di periodi di grande attaccamento ad altri di quasi indifferenza, sempre venato dalla gelosia, dalla possessività (Marte congiunto Plutone); Zelda ebbe alcune liason (queste, più che realmente consumate o significative, erano esagerate dalle sue ricostruzioni sempre diverse), Scott era spesso brutale con la moglie, mancandole di rispetto in vari modi e, fra l’altro, saccheggiando i diari e le lettere di lei per introdurre alcuni passi nei suoi romanzi”.

La crisi inizia nel 1925 e già nel 1930 a Zelda ciene diagnosticata la schizofrenia, iniziando da qui un odissea di ricoveri in cliniche psichiatriche.

“In tutti questi anni l’amore fra Scott e Zelda si rivelò, tuttavia, nella sua essenza più pura: nonostante l’incompatibilità, la gelosia, gli eccessi, i due nutrivano l’un per l’altra un sentimento puro, sublimato, che in qualche modo li sosteneva a vicenda” E quale purezza più grande di quella della “vergine” in cui alloggiano Sole e Venere?…

Zelda e Francis, un amore Gemelli
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