L’immaginario, la levità, il gioco delle apparenze: sono alcuni  tratti della filmografia di René Clair, il cui anniversario della morte – ricordato nella trasmissione Wikiradio su radio3Rai – ricorreva il 15 marzo scorso. Qualche riflessione astrologica post trasmissione…PATRIZIA ROMAGNOLI

La scheda biografica di René Chomette, nato a Parigi l’11 novembre 1898 alle ore 14.00 (Astrodatabank) in Wikipedia riporta queste caratteristiche della persona e delle sue opere:

“Maestro dell’immagine di Parigi, della città e dei suoi abitanti, sa cogliere la poesia della vita quotidiana: con finezza e humour, con sensibilità e umanità, narra le storie tragicomiche degli abitanti della periferia parigina:

“Il più applaudito regista di commedie leggere, i cui personaggi erano il popolino, la gente minuta, i rappresentanti più genuini d’una umanità facilmente riconoscibile“.

“Altra caratteristica del cinema di Clair è la componente fantastica. I film di Clair sono popolati di fate, fantasmi e maghi, si passa dal sogno alla realtà e dalla realtà al sogno”.

“Il suo cinema è fatto di fantasia e humour, di liricità e realismo, di eleganza e chiarezza”.

Infine: “il mondo di Clair è un mondo pervaso da una profonda vena morale”-

E sull’enciclopedia Treccani:

L’inventiva e il gusto dell’intrigo immaginario, sono la cifra del suo cinema, attratto insieme dalla libertà della sperimentazione e dalla trasparenza dell’impianto classico. Ricorrono nei suoi film i motivi della sorpresa, il gioco delle apparenze, il coup de théâtre, il sapore del paradosso e del mistero, che, venati di amabile ironia e inseriti in una sapienza di ritmo e di racconto, definiscono l’universo del suo immaginario, dove il possibile  comprende anche l’impossibile._rene_clair_Osserviamo dunque il tema natale:  Sole in Scorpione pressoché isolato, e un importante stellium con  Mercurio, Urano, Saturno e Venere nell’arco di 15 gradi in 9° casa, a  ridosso del Mezzo Cielo in Sagittario. Importante sia l’opposizione  di Venere e Saturno a Plutone, sull’asse verticale del tema, ma più  importante ancora la congiunzione Luna Giove al trigono di  Nettuno e Plutone in Gemelli. E infine, ma non ultimo, l’ascendente  in Pesci. Marte in Leone in sesta sostiene lo stellium in Sagittario.Si  tratta di un tema che può essere letto su vari piani, che si integrano peraltro molto bene tra loro. E’ possibile, ad esempio, partire dalla dominante, individuando Giove governatore dell’Ascendente in Pesci, quindi esaltato, che sostiene la bella congiunzione tra Luna e Giove in Bilancia. E non va dimenticato che Giove è pure il governatore del Sagittario, dove si trova lo stellium che meglio parla dell’attività professionale del regista, che fu pure attore e sceneggiatore dei suoi film, di cui “governava” l’intero processo.

I suoi film sono spesso definiti “leggeri”. Sicuramente è leggero il tratto, la presentazione, l’effetto estetico: e d’altronde la Luna – l’immaginazione, indubbiamente molto spinta, rafforzata, ingrandita, potenziata, dal forte  Giove ad essa congiunto – si presenta con una sorta di delicatezza, di leggerezza connessa all’elemento aria della Bilancia e all’aria dei Gemelli in cui si collocano Nettuno e Plutone in trigono.

Scrivono i biografi: “ Il suo cinema è fatto di fantasia (asc Pesci) e humour (Giove governatore dell’asc e stellium in Sagittario) , di liricità (Luna congiunta a GIove) e realismo (Mercurio in Sagittario trigono a Marte in Leone), di eleganza (Luna in Bilancia) e chiarezza (Mercurio congiunto a Urano e Saturno),

Ma non bisogna fermarsi all’apparenza. Certo, levità, sorriso, delicatezza, non devono far dimenticare che il Sole, ancorché isolato (per agire su un piano meno evidente ma forse intimamente più forte) si trova in Scorpione e che lo scorpionico Plutone si oppone a Venere – dimensione artistica. Il racconto di sé’ (Sole) resta nell’ombra, ma in ciascuno dei film di Clair non manca l’idea del mistero, dell’impossibile, dell’occulto, dell’intrigo. Non è un caso che fosse un appassionato lettore di libri gialli, un tratto tipico delle connessioni con Plutone. Certo, tutto ciò viene espresso con leggerezza (Luna in Bilancia) e buon umore (Giove e stellium in Sagittario) ma resta una costante che probabilmente il regista preferiva presentare in secondo piano, per non scoprirsi troppo. In ogni caso la componente fantastica rilevata da tutti i biografi – “si passa dal sogno alla realtà e dalla realtà al sogno”- si associa perfettamente con l’ascendente Pesci e con il trigono Luna Nettuno (“l’universo del suo immaginario, dove il possibile comprende anche l’impossibile”.).  

Sono i pianeti in Sagittario, sull’orlo del mezzo Cielo (ma in nona casa, che ricorda come il regista sia emigrato per dieci anni negli Stati Uniti, ben “lontano” dalla sua Parigi) ci racconta la carriera di René Clair. La congiunzione Mercurio Urano si riscontra molto spesso nei temi natali dei fotografi – lo sguardo, il vedere, il comunicare tramite la tecnologia (“Maestro dell’immagine”) – e la troviamo in Sagittario, segno orientato ad occuparsi degli ideali, o anche delle utopie, e del sociale “insegnando” in qualche modo a vivere secondo una certa etica: come scrivono i biografi: “il mondo di Clair è un mondo pervaso da una profonda vena morale” .

René Clair: la leggerezza, la fantasia, e il mistero
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