«Nella sequenza zodiacale, il secondo segno, dopo l’esplosivo Ariete, è quello che “paga dazio” in fatto di considerazione generale…». È l’opinione di Emanuele Cangini, giornalista, curatore di testi per case editrici, divulgatore scientifico, critico letterario e studioso di astronomia e astrologia, il quale, nel corso della serata gastronomico-astrologica a CasaArtusi di Forlimpopoli, ha raccontato il segno del Toro, con interessanti simmetrie, tra mitologia, archetipi e psicologia.

«Il culto del toro risale ad almeno cinquemila anni prima di Cristo, è presente un po’ in tutte le divinazioni, tra l’Europa e l’Asia. Si tratta infatti di celebrare il legame con la terra, eventualmente per propiziarsela, quanto a produzione di cibo. In realtà quello che ora chiamiamo Toro, dovrebbe essere più correttamente chiamato Vacca. Certo, la parola suona poco elegante, ma è il versante femminile del simbolo che qui interessa. Il lato femminile inteso come gravidanza, fertilità, sesso, figli. Il mito si riferisce alla dimensione femminile di questo animale, connettendolo alla sessualità, al rapporto con l’altro sesso. Guardiamo il glifo del segno zodiacale del Toro: troveremo un cerchio, come quello del Sole e un semicerchio sopra, che allude alle corna, ma in realtà è il simbolo della Luna posto in orizzontale. È la fusione tra Sole e Luna, maschile e femminile, stretti l’uno all’altro. È il simbolo del rapporto con l’altro su base istintuale, immediata. Quando maschio e femmina si incontrano, si… moltiplicano, fanno sesso, e  fanno figli. La vacca è simbolo di fecondità. E anche le case dell’oroscopo che corrispondono al Toro e al suo opposto lo Scorpione, ossia la seconda e l’ottava casa, formano la linea del tempo, quella che consente di calare l’energia primitiva nella realtà concreta. Quando in un tema natale troviamo aspetti, di qualunque natura   opposizione, sestile, trigono, congiunzione, quadrato che si formano con un pianeta nel segno del Toro, troveremo facilmente allusioni con un complesso edipico non risolto, con problemi legati alla sessualità. E ce lo confermano anche gli antichi miti. Partendo da culto di Mitra fino a quello del Minotauro, creatura mostruosa nata da un toro e da una donna, Pasifae, regina di Creta, che si congiunse con il bellissimo animale nascondendosi dentro una giovenca di legno costruita per lei dall’artista di corte Dedalo. La punizione di questo peccato fu la nascita di un mostro. Rifiutato da tutti, il Minotauro fu confinato nel labirinto (opera di Dedalo), anch’esso archetipo importante delle difficoltà nel cammino dell’individuazione, ma da lì pretendeva che gli venissero fornite ogni anno vergini (7 femmine e 7 maschi) da Atene che poi venivano sacrificate. Allora Tèseo, eroe figlio del re ateniese Egeo, si offrì di far parte dei giovani per sconfiggere il Minotauro. Arianna, figlia di Minosse e Pasifae, si innamorò di lui. Alla piccola entrata del labirinto, Arianna diede a Tèseo il celebre “filo d’Arianna”, un gomitolo che gli avrebbe permesso di non perdersi una volta entrato. Quando Teseo giunse dinanzi al Minotauro, lo affrontò e lo uccise con la spada. Gli archetipi che compaiono nel mito sono assai chiari: Teseo rappresenta l’Io conscio, razionale, il Minotauro l’istinto bruto, e Arianna il contatto animico e la forza dell’amore. Il mito di Teseo che uccide il Minotauro indica che per salvarsi dall’istintualità cieca serve il contatto animico, l’amore».  

Da questa rappresentazione del segno del Toro (o meglio Vacca) emerge la simbologia legata al processo di superamento del legame edipico con il padre, processo comune a tutti gli esseri umani. Come leggere questo processo in una carta natale? Non sono ovviamente solo i nativi del Toro a fare i conti con i propri Minotauri… La risposta non è facilmente semplificabile, tuttavia si può rilevare come in ogni tema natale, al di là della presenza o meno di pianeti in Toro, anche semplicemente dall’interpretazione della seconda e ottava casa, nonché dalla posizione e dagli aspetti del pianeta Venere (che in Toro è in domicilio) si può comprendere come un soggetto affronti il percorso di superamento delle varie fasi (orale, anale) di sviluppo dell’essere umano. E, sicuramente, per chi nel proprio tema possiede forti valori taurini, si può presumere che sia particolarmente importante la tematica legata all’istintualità e alla sessualità.

 

Il Toro, la Vacca e il Minotauro
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