Si intitola “perchè l’astrologia funziona?” l’articolo di uno studioso russo, Vjaceslav Alekseev, in cui si analizzano – con razionalità e misurato scetticismo – i meccanismi per cui l’astrologia fornisce informazioni tanto plausibili da sembrare vere. Il tema è di quelli più delicati per gli studiosi che si fanno domande sulla veridicità delle asserzioni che si ritrovano nei testi, su come combinare le informazioni, ma soprattutto sul perchè e come il “consultante” in generale si mostri soddisfatto delle diagnosi (e magari anche delle “terapie” suggerite dall’astrologo) che emergono dalla lettura di un ritratto astrologico. L’articolo di Alekseev può essere molto utile per prendere coscienza dei rischi che comporta la superficialità e la banalità e nel contempo per ricordare che esistono in ciascuna persona dei meccanismi percettivi che portano a cogliere solo “quello che fa comodo”. L’interpretazione di un tema natale è difficile, e, come è noto, non si può applicare il metodo utilizzato nella ricerca scientifica standard. Ma questo non esime dalla presa di coscienza, da parte di chi studia l’astrologia, dei meccanismi collaterali, relativi alla relazione con il consultante.

Qui di seguito forniamo una sintesi dei punti salienti dell’articolo. (il testo completo è reperibile in lingua russa all’indirizzo http://realis.org/ru/publications/articles/297-pochemu-astrologiia-rabotaet?showall=&start=7)

“Ammetto onestamente che, leggendo alcuni oroscopi relativi al mio segno, la Bilancia, ho colto non di rado affermazioni del tutto realistiche sulle corrispondenze tra il mio comportamento e il mio oroscopo. Senza contare i casi in cui gli eventi previsti si avverano…Occorre però chiedersi: esiste una simile “esperienza pratica” sulla fondatezza dell’astrologia? Eviterei di precipitarmi a dare una risposta affermativa. Il fatto è che la sensazione di veridicità di un oroscopo si forma grazie a una serie di motivazioni pienamente “terrene”.

Prudenti sfumature e  asserzioni banali

Una delle ragioni per cui l’astrologia “funziona” sta nel fatto che i ritratti astrologici sono spesso pieni di giudizi assai nebulosi e banali, tali da adattarsi a molti casi. Basta leggere qualche descrizione nei libri: “i Pesci solitamente si preoccupano della loro salute…Sono selettivi nel cibo e amano i cibi prelibati.. I Pesci solitamente comprendono tutti e ciascuno, tranne se stessi… I Pesci sono attratti da lato nascosto della vita… I Pesci si interessano di tutto e di tutti, ma sono molto particolari… “ ecc, ecc… E’ del tutto evidente che simili affermazioni possono calzare su un gran numero di  persone.

L’effetto Phineas Barnum

L’aberrazione nella comprensione della propria fisionomia psicologica trova espressione anche in un altro effetto psicologico, che spiega anche il riconoscimento di se’ nella descrizione dei segni dello zodiaco. Come detto sopra, molte valutazioni astrologiche si presentano come banalità, con cui è difficile non essere d’accordo. Non solo: come dimostrano molti esperimenti psicologici, l’essere umano è molto incline a vedere nei giudizi banali una profonda verità su se stesso, se gli dicono che sono il risultato di processi altamente scientifici. Questo fenomeno è noto come “effetto Barnum”, nome adottato dallo psicologo Paul Meehl in onore dell’illusionista fondatore dell’omonimo circo, grande maestro della manipolazione psicologica ed è un fenomeno per il quale ogni individuo, posto di fronte a un profilo psicologico che crede a lui riferito, tende a immedesimarsi in esso ritenendolo preciso e accurato, senza accorgersi che quel profilo è abbastanza vago e generico da adattarsi a un gran numero di persone.

La credibilità aumenta, inoltre, quando la presentazione dei giudizi è fatta utilizzando espressioni legate alla realtà e alla concretezza, tipo “Se il vostro bambino è dell’Ariete, mettetegli un berretto in testa, perchè se cade, tende a battere la testa”…

Presenza, nel ritratto astrologico, di molte varianti.

Parlando in generale, è strano pensare che le persone nate  sotto un certo segno zodiacale debbano avere tutte lo stesso profilo psicologico. Gli astrologi, quindi, giustamente distinguono in uno stesso segno una molteplicità di  varianti. Un esempio può essere la descrizione del segno dello Scorpione come tipo “tarantola” – sadico e aggressivo – tipo “lucertola” – trasformare se stessi per trasformare il mondo – e tipo “aquila” – capace di non offendere i deboli e di trasformare se stesso – fino al tipo “colomba” , simbolo dello Spirito Santo.

L’attenuazione come modo di presentare l’oroscopo

Guardando molti oroscopi, si nota come le carenze e i difetti vengano presentati in modo attenuato: “energico, eccitabile, talvolta tagliente e tenace”.

Un esperimento di Rod Snyder ha dimostrato che la descrizione astrologica della personalità sembra particolarmente appropriata quando le descrizioni in positivo erano cinque volte tanto quelle negative.

Contraddizioni all’interno di un oroscopo

Un oroscopo contiene una moltitudine di elementi significativi, che però possono essere in contraddizione tra loro. Sempre nella descrizione dello Scorpione troviamo che il nativo “può essere passivo, ma anche arrogarsi il diritto di reagire alle azioni altrui e in tal caso lo fa in modo molto energico e insistente”.

Contraddizioni nel soggetto che legge l’oroscopo

Leggendo le descrizioni, uno può essere contemporaneamente coraggioso e vile, generoso o avaro. Quindi, ognuno vede ciò che vuol vedere…

Selettività della percezione

La lettura del proprio oroscopo è soggetta a selezione della percezione. Provando personalmente, ho osservato che leggendo la descrizione trovavo molte coincidenze. Dopodichè ho contato le frasi, e ho visto che solo 31 su 64 corrispondevano alla mia personalità e comportamento, perchè nella descrizione c’era tutto e il contrario di tutto.. Tuttavia la mia attenzione si fermava soltanto sulle “straordinarie coincidenze”, ignorando tutti i giudizi sbagliati. L’effetto “veridicità” è confermato da un esperimento dello stesso Michel Gauquelin: l’astrologo mandò lo stesso oroscopo a 150 persone. Si è constatato che la maggior parte degli intervistati e dei loro amici – rispettivamente il 94% e il 90% – valutava l’oroscopo come del tutto vero. Il punto, però, era il fatto che l’oroscopo è stato redatto per la data di nascita del famoso serial killer francese Marcel Petiot…

Tutto ciò non significa che gli astrologi intendano consciamente e furbescamente prendere per il naso i loro clienti: la stragrande maggioranza crede sinceramente che l’astrologia “funzioni”. Semplicemente, l’astrologia è un sistema complesso, per cui all’interno dell’oroscopo è sempre possibile trovare gli elementi che corrispondono alla realtà.

(traduzione dal russo e adattamento di Patrizia Romagnoli)

La relazione con il consultante e l’ “effetto veridicità”
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