Un picnic sull’erba, nel giorno del solstizio, a raccontare la simbologia dei Gemelli, il segno che proprio quel giorno a dato il cambio al Cancro. Lo ha fatto EMANUELE CANGINI (curatore e revisore di testi, giornalista e divulgatore scientifico per la rivista «Scienza e conoscenza») a Villacolle di Cesena, con un excursus storico-mitologico partito da uno dei personaggi più emblematici appartenenti al segno: Giuseppe Balsamo, alias Cagliostro, il “mago”, alchimista, esoterista e guaritore che finì i suoi giorni nella non lontana (da Cesena) rocca di San Leo.

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 Il caso di Cagliostro risulta particolarmente  interessante quando si parla dei cosiddetti “segni  doppi”, come appunto i Gemelli. In realtà, nello  zodiaco ci sono anche altri segni che si possono  considerare doppi: la Bilancia, con i suoi due  piatti, i Pesci con i due che nuotano in opposta  direzione, il Sagittario, metà uomo e metà cavallo.  Ma il doppio, o “la doppiezza” dei Gemelli fa parte  integrante della natura del segno.

«Giuseppe Balsamo, nato a Palermo, e Alessandro Conte di Cagliostro, di origini portoghesi, erano in realtà due persone distinte», spiega Emanuele Cangini. «Giuseppe Balsamo, figlio di un commerciante di stoffe, approda a Roma da Palermo e conduce una vita sregolata era definito un “briccone” era un truffatore, che organizzava il meretricio per la moglie, e riuscì a cavarsela con i suoi espedienti fino a che lo incriminarono e punirono come presunto conte di Cagliostro, un autentico conte, un illuminato inviso al potere perché propugnava ideali di uguaglianza. Questa figura “doppia” è un caso concreto in cui si esprime  la dualità dei Gemelli, segno mobile d’aria, maschile ed estrovertito (a differenza degli altri “segni doppi”), governato da Mercurio.

Mercurio è un elemento importantissimo in alchimia, perché riunisce in sé Marte e Venere, il principio maschile e quello femminile, ed è fondamentale per la ricerca della pietra filosofale. Un’immagine del segno dei Gemelli è l’Uroboro, il serpente che si morde la coda, simbolo della ciclicità senza inizio e senza fine, da cui parte la differenziazione sessuale. I Gemelli rappresentano l’unito nel disunito e viceversa. Ciò crea agli appartenenti a questo segno problemi di riconoscimento di se stessi e delle proprie parti, diverse e perennemente tendenti all’unione e alternativamente alla differenziazione. Così avvenne ai gemelli mitologici Castore e Polluce, l’uno mortale l’altro immortale, l’uno dotato di mazza e protetto da Ercole, l’altro dotato di lira e protetto da Apollo, in una continua e talvolta distruttiva tensione tra la sublime bellezza e la violenta istintualità. Il legame tra loro è inscindibile e quando Castore muore, il gemello immortale chiede a Giove di vendicare l’uccisione e i gemelli così vivranno insieme sei mesi negli Inferi e sei mesi nel Cielo, in una continua scissione-  unione»I001895.RTnhqrk6_wf0UKbd_6x1KA.c2atw.250Se ci riportiamo al tema natale di  Giuseppe Balsamo, osserviamo un fortissimo  Sole Gemelli, trigono alla Luna in Bilancia, segno  d’aria, anch’esso duttile e pronto ai  cambiamenti, e un Mercurio governatore dei  Gemelli nel suo domicilio, ma in aspetto difficile  con Marte nell’astuta Vergine, in congiunzione  con Giove, che sottolinea le “esagerazioni”,  e con  Saturno, che sottolinea le difficoltà. Qual era il  Gemello più forte? Giuseppe Balsamo o  Alessandro conte di Cagliostro?

Cagliostro, i Gemelli e il “doppio”
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