Seconda puntata dell’articolo sulla relazione Sole Plutone,  spiegata da  CLARA TOZZI dal punto di vista dell’astrologia umanistica. L’articolo è stato pubblicato nel 2011, su Albatros, rivista della Eridano School di Lidia Fassio. (www.eridanoschool.it)

vasco rossiVasco Rossi è un notissimo cantautore, che da molti anni calca con grande successo le scene riempiendo stadi con i suoi appassionati fans. E’ stato il primo cantante italiano a conquistare tanto pubblico nei suoi tour ed a questo proposito lui tempo fa disse: “Un po’ di delirio di onnipotenza viene…”. Guardando il suo tema natale possiamo vedere come anche il suo Sole, in Acquario ed in V casa, sia in opposizione a Plutone, ma nel suo caso i difficili contenuti plutoniani hanno trovato una strada per essere, se non affrontati coscientemente,  almeno espressi creativamente. L’ombra ha una potentissima funzione creativa, che tende a portare disordine ma anche ad abbracciare la fantasia, permette la  nascita del nuovo che si nascondeva dietro le quinte.

Vasco Rossi ha messo in scena il suo lato trasgressivo, la sua personalità borderline; a lungo ha corteggiato il limite tra parte creativa e parte distruttiva, sperimentando ogni genere di eccessi, diventando esempio mitizzato della possibilità di condurre una ‘vita spericolata’, all’insegna della sfida. Ha usato, con la sua musica e con le sue parole, un grande potere di trasmettere emozioni potenti, con indubbio carisma. La forza viscerale che gli appartiene, complice anche Marte in Scorpione, gli ha permesso di incarnare per milioni di persone,  al di là delle generazioni che nel tempo si sono succedute, un simbolo  del desiderio collettivo di ribellione alle regole.

Eppure, se non esplorato, rimane il problema dell’identità… Non a caso il Sole in V casa  ha un progetto non solo di espressione ma anche di conoscenza di sé. Vasco Rossi è riuscito a portar fuori  la parte artistica, che ben si sposa con un certo narcisismo del Sole nella casa leonina, ed ha saputo valorizzare il suo talento nettuniano in questa direzione. Ma il Sole ha anche un grandissimo bisogno di significato e non si può accontentare di essere un mito, ha bisogno di ‘essere’.  Da giovani c’è un senso di liberazione che emerge dall’esprimere la voglia di libertà assoluta, di volare senza freni, di abbattere ogni ostacolo travolgendolo, di bere dal calice delle emozioni ad ogni costo. Ma oggi, intorno ai sessant’anni, con il secondo ritorno di Saturno, lo specchio offerto dai fans che continuano a proiettare un’immagine sempre uguale, può far sentire svuotati. E’ un’immagine da cui forse lui comincia a sentirsi distante, con un grande bisogno di rinnovamento.

Periodicamente chi ha Sole/Plutone deve affrontare una crisi ed un bisogno di accedere a una parte di sé che ancora non ha conosciuto, come se dovesse pescare nell’inconscio e tirar fuori una nuova pietra, attivando un processo di trasformazione per trasmutarla in diamante, simbolo della luminosità della coscienza. E’ come se Plutone si manifestasse con il bisogno di arrivare a toccare il fondo, per trovarsi al limite e demolire ogni sogno di onnipotenza, perché per l’uomo non c’è onnipotenza e se arriva a sfiorarla deve sperimentare la caduta, per ritrovare l’umiltà e da lì ripartire. La depressione, che oggi Vasco Rossi  ci racconta di vivere, è una dimensione che  spesso accompagna questi passaggi; a volte sembra proprio il limbo dell’inferno, è una delle sfide plutoniane che costringono a togliere energia dai percorsi già battuti alla ricerca di un’altra sfaccettatura della verità, di un’altra direzione in cui cercare cosa ha veramente valore per sé.  Dice una delle sue canzoni recenti: “ Voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita  un senso non ce l’ha”. Serve il coraggio di lasciar morire la vecchia immagine di sé, prima che possa avvenire una nuova rinascita.

(Pubblicato sul N.15 di Albatros –2011)

Sole e Plutone: il carisma della rockstar
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