E’ “relazione” una delle parole chiave del segno della Bilancia e proprio alle relazioni – interpersonali – di  chi ha nel proprio tema forti valori bilancini è dedicato l’articolo di CLARA TOZZI, che approfondisce altresì la dialettica Ariete – Bilancia, Marte e Venere, prima e settima casa.

“Ultimamente l’energia di Marte all’interno delle relazioni mi evoca l’immagine della “bomba a tempo”. La relazione a due, sotto il segno della Bilancia e di Venere, mette in luce il problema dell’affermazione della propria individualità e della propria volontà, senza intaccare l’armonia della coppia e soprattutto senza rimanere da soli, abbandonati dall’altro che coscientemente desideriamo al nostro fianco nella vita. In ogni caso questa è una tematica centrale nelle relazioni tra persone che hanno aspetti tra Venere e Marte, un’opposizione tra pianeti sull’asse I/VII, nei segni Ariete/Bilancia o anche solo la Bilancia all’ascendente.libra-36393__340 Le persone con   ascendente Bilancia o comunque  caratterizzate da una dominante   venusiana  di norma sono   fortemente interessate al   rapporto di coppia. Sarà   ovviamente fondamentale il   segno in cui si trova Venere, ma   comunque l’attrazione non è   rivolta  solo alle sicurezze che   può offrire una relazione stabile   e duratura; c’è in più un grande interesse a dare una risposta alla percezione ideale della vita come qualcosa che va portato avanti in due, perché  la Bilancia ricerca incessantemente la possibilità di riunire qualcosa che è diviso e la risposta esterna, nella relazione, sembra offerta dall’armonia del due che si fa unità, guidata da un ideale di perfezione che pervade la sua coscienza.  In queste persone ho visto frequentemente una grande capacità di tolleranza rispetto alla libertà dell’altro. Certamente il tema della libertà è caro a tutti i segni d’aria, ma nella Bilancia c’è in più l’indiscutibile capacità di mettersi nei panni dell’altro e di comprendere le sue necessità, con un atteggiamento facilmente collaborativo, soprattutto se le esigenze possono essere discusse su un piano razionale e civile. La Bilancia ricerca un mondo equilibrato ed ordinato, esteticamente e formalmente ineccepibile, governato dalla giustizia e dall’equità, in cui poter vivere al riparo dagli scossoni che la sfera istintiva e quella emotiva sicuramente comporterebbero. Questa ricerca, che si esprime prevalentemente attraverso la sua amabilità e la sua capacità di mediazione, la possiamo comprendere nel suo significato più profondo e nelle sue conseguenze solo osservando l’opposto segno marziale dell’Ariete, che rappresenta proprio il fuoco potentemente istintivo ed irrazionale, la spinta ad affermarsi individualmente.  

Il discendente Ariete rappresenta infatti l’altra faccia della medaglia, permettendo (e promettendo!) di incontrare nell’altro quello che è difficile ospitare dentro di sé. E quindi di fianco alla persona nata con la Bilancia al segno ascendente troveremo un partner con qualità marziali, che ha qualcosa di eroico, pieno di vitalità, che porta azione, che immette movimento e che costringerà in qualche modo a riequilibrare quello che è “sbilanciato”; a volte avrà proprio il Sole in Ariete, oppure un Sole/Marte, altre volte Marte in I casa o congiunto alla Luna.

La prima fase della relazione sarà fantastica, di solito passionale, e l’intervento della nuova energia marziale potrà essere molto comodo:  ho visto partners che prendevano letteralmente in mano la vita dell’altro, proponendo immediatamente di vivere insieme, occupandosi del nido familiare, trovandogli un lavoro; altre volte portavano invece slancio sessuale, divertimento, una nuova passione sportiva o sociale.

Insieme alle comodità, però, dopo un po’ diventano visibili le inevitabili asperità. Nella seconda fase della relazione entra in scena la paura di incrinare la relazione, che porta ad un evitamento costante di quanto può indurre conflitto. La persona con ascendente Bilancia viene turbata profondamente dalle tensioni  e dalle manifestazioni sgradevoli dei litigi, mentre il partner sembra avere proprio la miccia corta! Spesso viene attribuita al segno la capacità di essere freddo ed ipocrita, in realtà si tratta di meccanismi di difesa messi disperatamente in atto nel tentativo di salvare quel grande ideale di relazione che è molto di più di un modello, perché rappresenta l’impalcatura stessa delle sue sicurezze fondamentali.  Nonostante l’aria sia l’elemento della comunicazione, la paura impedisce di comunicare chiaramente i propri dissensi, che vengono trattenuti portando ad un grande (e spesso inconscio) accumulo di energie aggressive, costituite dai NO non detti per non provocare disarmonia o per evitare le manifestazioni sgradevoli dell’altro, come la rabbia. Iniziano le rinunce: a vedere alcuni amici, perché all’altro non piacciono; ad andare in montagna in vacanza, perché l’altro ama solo il mare; a frequentare il corso di inglese, perché è proprio di sabato e all’altro dispiacerebbe; a fare un figlio, perché l’altro non è pronto.

Nel tempo tende a formarsi una sacca di rancore, legato allo schiacciamento della propria individualità, accompagnato dalla percezione dell’altro come egoista, incapace della stessa attenzione che gli viene invece riservata, irrispettoso dei confini. Il risentimento possiede un’energia fortemente separante e va a minare il territorio sacro della coppia, quello dell’intimità e della complicità, simbolicamente connesso alla plutoniana VIII casa. L’impossibilità o l’incapacità di mantenere in equilibrio i reciproci desideri e la forza reciproca instaura una dinamica di potere. Invece di negoziare con l’altro (compito proprio della Bilancia, quando ha conquistato autonomia emotiva ed affettiva) tenderà a diventare sempre più distaccata, salvaguardando la parte più formale e sociale della relazione, col rischio di non nutrire a sufficienza proprio quella relazione a cui tiene tanto.

La cosa su cui vale la pena riflettere è che la Bilancia è il segno più interessato a mantenere una relazione “bella”, perfetta, socialmente funzionante, ma lo sforzo costante di salvarla da conflitti, da scontri, da invasioni emotive minacciose, da componenti istintive rischia di trasformarla in una relazione del tutto svuotata,  un involucro che non è in grado di soddisfare nessuno dei due. Ai margini della coscienza, c’è una sensazione di impotenza rispetto all’altro, che la rende sempre meno “amabile” e sempre più nella condizione di sottrarsi ai desideri dell’altro, con una forma di barriera aggressivo-passiva che spesso non riesce nemmeno a riconoscere come propria.

La terza fase corrisponderà alla crisi della relazione, che come sempre potrà avere un effetto salutare, non necessariamente sulla relazione stessa ma in direzione della crescita della consapevolezza di sé.  Spesso l’inizio della crisi coincide con un transito o una progressione su Marte o sul discendente Ariete e la sua tonalità sarà direttamente proporzionata al rapporto che la persona ha saputo instaurare con l’espressione della propria forza. Tra i temi delle persone con discendente Ariete ho trovato molto spesso un Marte molto forte, magari in aspetto a Plutone o a Urano; in questi casi un ulteriore aspetto a Venere non mi sorprende affatto, perché va a rafforzare l’indicazione di un progetto che riguarda la capacità di mettere in relazione, prima di tutto al proprio interno, il bisogno di essere amati ed accettati con quello di affermare la propria individualità. Le sfide potranno indossare gli abiti più diversi, in relazione al segno in cui si trova Marte, alle case coinvolte ed al progetto solare. E’ ovvio che il proprio contenuto marziale, rimasto a lungo in ombra e proiettato sul partner, a questo punto cercherà una strada per potersi esprimere.

La crisi coinciderà con la frantumazione della dimensione di “comodità” che si era trovata nella relazione, mentre diventa completamente visibile il costo del sacrificio che si è compiuto fino a quel momento. La sacca di risentimento tende ad aprirsi e spesso la persona incontra quella rabbia che era stata a lungo rimossa. L’effetto “bomba” sembrerà causato da un avvenimento che fa precipitare la situazione. La proiezione di Marte tenderà a manifestarsi attraverso una situazione provocata dal partner:  allora sarà lui che da un giorno all’altro comunica che non ce la fa più e chiede la separazione, oppure ha un fallimento lavorativo ed entra in depressione, oppure ha una crisi di aggressività potenzialmente violenta. Altre volte, magari con transiti concomitanti su Venere, sarà invece la persona stessa che vivrà più direttamente il suo risveglio, scoprendosi innamorata di un altro e agendo un tradimento (di nuovo verrà proposta una scelta faticosa e distruttiva per la relazione, che chiederà di fare i conti con una nuova ed imperfetta immagine di sé), oppure scoprendo una qualche malattia, espressione fisica dell’energia marziale non riconosciuta. In ogni caso, la crisi avrà lo scopo di far comprendere la necessità di onorare tutti i propri personaggi interni.

Nella simbologia della Bilancia, attraverso la relazione e l’amore, Venere mette in comunicazione noi con l’altro ed in questo passaggio ci aiuta ad avvicinare quello che altrimenti non avremmo mai contattato. Noi cerchiamo spesso di trasformare la relazione cercando di cambiare l’altro oppure schiacciando le parti di noi che potrebbero mettere a repentaglio la relazione stessa …. ma l’obiettivo di Venere è la nostra trasformazione e sarà la nostra trasformazione il fine di ogni crisi relazionale. Come dice meravigliosamente Ginette Paris in “La vita interiore”: “Le coppie si scelgono secondo un piano inconscio che tiene conto non solo della personalità cosciente, ma anche dei “buchi” dell’essere che costituiscono la nostra riserva di possibilità, sia le possibilità nevrotiche che le possibilità di superamento di sé. Nell’attrazione esercitata dall’altro non c’è solo il desiderio di congiungere la nostra forza con quella dell’altro, ma anche di intrappolare la nostra debolezza in maniera da non avere altra scelta se non quella di trasformarsi.”  

La relazione quindi vorrà in qualche modo “intrappolare la nostra debolezza” fino a consentirci di scegliere (verbo cardine della Bilancia) una via che liberi l’autentica espressione di noi stessi. Fino a renderci capaci di avvicinarci all’altro già riuniti all’interno, disponibili alla negoziazione ma non alla rinnegazione di sé”.

L’Ascendente Bilancia e l’altra faccia della medaglia
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