Ha tutte le ragioni, Emanuele Cangini nel suo articolo “vi presento Madame Curie” (www.semidistelle.it) ad associare le personalità di Marie Curie e Oriana Fallaci: i loro temi natali hanno una notevole quantità di assonanze, in special modo per quanto riguarda l’approccio alla vita, sempre determinato, convinto e battagliero. Cambia solo la forma, la modalità della battaglia: più esplicita e rivolta al mondo esterno in Oriana Fallaci, segnata da valori fuoco (Luna congiunta a un ribollente Urano in Ariete, e un aggressivo Marte in Leone, congiunto a Nettuno) rispetto alla più implicita e concentrata determinazione della scienziata, segnata da importanti valori d’acqua (Sole in Scorpione e Luna in Pesci, al trigono con un Urano, in Cancro, ribollente nelle acque profonde).
D’altronde anche le rispettive scelte professionali rispecchiano con precisione l’approccio alla loro sfera di realizzazione personale: rivolto all’esterno per la giornalista, “obbligata” dal mestiere all’aggressività nei confronti degli interlocutori quotidiani, e rivolto all’interno per la ricercatrice chiusa nel laboratorio. Sono prevalentemente gli elementi acqua e fuoco a prevalere in entrambi in temi natali. Ma quello che fa comprendere come entrambe queste signore fossero per certi versi tormentate dal tema dell’affermazione di sé’ come persone in un mondo che prima di tutto le vedeva “donne” (con tutto il corredo di idee e pregiudizi che vi si accompagna) sono alcuni aspetti che si producono tra gli stessi pianeti in entrambi i temi natali: a partire dalla relazione Sole (io razionale) e Luna (io emotivo) forse più difficile per Oriana Fallaci (quadratura) rispetto al trigono presente nel tema della Curie, ma in ogni caso importante rispetto all’identificazione di sé’ in quanto donne non votate alla semplice riproduzione della specie, bensì pronte ad affrontare il mondo con una dotazione completa di capacità sia logico razionali che emotivo sentimentali. Due persone appassionate e passionali, come testimoniano gli aspetti tra Venere e Marte (quadratura per la Fallaci e congiunzione per Curie) in segni forti e battaglieri, pronte entrambe a rivendicare la propria indipendenza personale e di giudizio (Luna e Urano in congiunzione o in trigono), una grande forza interiore, che potrebbe quasi definirsi violenta, più o meno esplicitata: Marte quadrato a Giove, con modalità di espressione diversa: per la giornalista mossa dall’energia realizzativa immediata di Marte nel Leone, e per la scienziata con l’energia compressa e concentrata dello Scorpione.
Scorpione che si conferma segno “della scienza” in senso lato: un’analisi comparata dei temi natali dei matematici ha infatti evidenziato una prevalenza di pianeti in Scorpione, così come ha mostrato l’importanza di un Saturno in aspetto con Marte per le persone votate alla ricerca, e in generale al raggiungimento di un obiettivo. E’ come se il pianeta della razionalità e della freddezza logica, nella relazione con Marte si caricasse di un’energia quasi fisica, di una forza che li costringe ad andare avanti su una ben precisa e delineata strada, senza lasciarsi distrarre da altri stimoli e da altre passioni, In altri termini, la “passione” marziana viene incanalata in una strada che dovrà portare a dei risultati, di qualunque ricerca si tratti.
Nel tema della Fallaci, Marte e Saturno solo legati da un trigono in segni di fuoco, e in effetti la ricerca della giornalista si è esplicitata nel mondo esterno, anche tra i meandri della politica e delle guerre (d’altronde, Luna e Marte sono in Ariete…) mentre nel tema della Curie Marte e Saturno si legano in congiunzione proprio in Scorpione, al Medio Cielo. Infine, un’osservazione sul ruolo di Urano, che ci richiama alla prima notazione sul “femminismo” più o meno ante litteram dei due personaggi: Urano, in entrambi i casi, si lega sia con il Sole che con la Luna, come a dire che i suoi significati simbolici di innovazione, di autonomia, di ribellione verso gli schemi comuni, si integrano nella totalità della personalità (sole e Luna) e la condizionano in ogni momento.
Patrizia Romagnoli