Si intitola “la sostanza delle cose” il libro di Mark Miodownik, che racconta (molto bene) le sostanze concrete di cui è fatto il nostro mondo. Miodownik, ingegnere e docente di “Materiali e società” a Londra, è in grado di raccontare per ognuno dei materiali – dall’acciaio alla carta, dalla plastica alla ceramica – storie affascinanti, nella loro varietà di forme e funzioni ma soprattutto di storia sociale. Sarebbe stato solo un bel libro, senza particolari associazioni con l’astrologia,  se nell’introduzione l’autore non avesse scritto la sua premessa personale sulla genesi del libro stesso. La storia, in sintesi, è semplice: all’età di 16 anni, pochi giorni dopo il compleanno (Miodownik è nato il 25 aprile del 1969, ora non nota) il giovane viene aggredito in metropolitana e ferito con un coltello dal rapinatore, riuscendo però a infilarsi sul treno al volo. Un episodio come tanti, ma che ha svelato al giovane Mark la sua profonda vocazione. Già alla stazione di polizia, mentre denunciava l’accaduto, fissa gli occhi sulla graffetta che unisce dei fogli, gli torna in mente il luccichio della lametta di rasio con cui era stato ferito e la fissa a tal punto da …. innamorarsi dell’acciaio, primo tra tutti i materiali che deciderà senza appello di studiare. Diventa ingegnere dei materiali e su ogni materiale si sofferma, si immedesima, lo studia nella sua essenza profonda, con grande passione. “Per capire la materialità dobbiamo allontanarci dalla dimensione umana dell’esistenza e addentrarci nell’universo microscopico della materia” spiega l’autore.

Già questi spunti sono sufficienti per fare delle associazioni astrologiche, associazioni che si sono immediatamente confermate guardando la carta natale, per realizzare la quale sono state usate le fittizie ore 12 (per non sbagliare troppo la posizione della Luna).astro_25a_miodownik_198557_hk.61344.47363

“Materialità” e passione per la materia è questione da Toro, terrestre e venusiano (Mark trova “belli” i materiali e la loro struttura chimico fisica…) e da Capricorno, o quanto meno dal duo governatore Saturno. Perfetto: il Sole Toro è congiunto a Saturno in uscita dall’Ariete e pure Mercurio (lo studio) si trova in Toro. L’analisi precisa e approfondita stanno nel terzetto di pianeti lenti Plutone, Giove e Urano congiunti alla fine della Vergine, in trigono con Mercurio e in quinconce con Sole e Saturno. Ma ancora più significativo risulta lo Yod (doppio quinconce di due pianeti congiunti sulla punta del triangolo, ossia Sole e Saturno, con i 3 lenti suddetti, a loro volta in sestile a Nettuno) che sta a indicare la spinta profonda a realizzare un proprio progetto (in questo caso un progetto da Sole Toro congiunto a Saturno…). Praticamente sei pianeti su dieci (inserendo qui anche Mercurio trigono a Plutone) sono coinvolti in questa potente configurazione,  che spiega la precisa, decisa e precoce scelta di vita – studiare i materiali – del giovane Mark, che, con il coinvoglimento di Giove, appare peraltro molto azzeccata quanto a conseguimento di status professionale, visto che ora insegna all’università.

Ma forse ancora più sorprendente è la situazione delle progressioni secondarie (in verde nell’immagine)  e dei transiti del giorno in cui avviene “l’epifania”, ossia quando si verifica l’aggressione nella metro, da cui “nasce tutto”… Il 7 maggio 1985 il Sole progresso è congiunto preciso a Mercurio, la Luna progressa è opposta a Giove e Plutone, (tutti pianeti dentro lo Yod)  Venere progressa è trigona alla Luna e opposta a Plutone. Quanto ai transiti, sono assai memo “piacevoli” – parliamo di un’azione violenta…- Giove di transito è opposto alla Luna, Saturno è opposto a Mercurio, Urano è congiunto a Marte.

Ma non c’è dubbio, specie considerando le progressioni, che almeno la Luna, dalla sua opposizione a Plutone, componente fondamentale della configurazione a Yod, abbia agito potentemente per attivare una vocazione abbastanza “speciale”…

Il Toro, la sostanza e lo Yod… e le progressioni
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