La descrizione, raccontata alla radio,  è di quelle che stimolano la curiosità: poeta, affascinatore naturale, ma anche libero e indipendente nei comportamenti. Che carta natale avrà un cantante, famoso per tutta la seconda metà dello scorso secolo – il francese Charles Trénet – descritto come “charmeur”, uno che attira, coinvolge, intenerisce il pubblico con canzoni – poesie? Sicuramente, una Luna importante, per una persona descritta come dotato di una “follia tenera” e di una spontaneità perennemente attraente, quindi “venusiana”.  Andiamo dunque a cercare Venere in questo tema, per il 18 maggio 1913 alle ore 16. 00 a Narbonne.astro_w2atw_charles_trenet_adb_hk.24621.59280  Ben tre sono gli indicatori dell’importanza di Venere: il Sole in Toro, segno governato da Venere, Ascendente in Bilancia – e il cantante è descritto come “equilibrato” – e una Venere in Ariete (appassionata) –  “Trènet rende eterno ogni fuoco di gioia” – in settima casa (cosignificante della Bilancia) al vertice di un quadrato a T con Nettuno al Medio Cielo (poesia) e con Giove al Fondo Cielo. Inoltre, c’è pure un’opposizione larga con la Luna in Scorpione.

Sulla Luna in Scorpione convergono ben sei aspetti (Plutone, Saturno, Sole, Mercurio, Venere, Urano). Dove si esplica questa Luna? Certamente, nella sensibilità poetica e musicale, ma si tratta di una Luna in Scorpione, segno governato da Marte. Un Marte in Ariete, al centro di un triangolo composto dal sestile a Saturno e dal sestile con Urano, a loro volta in trigono tra loro. Sono le vicende della vita di Trénet che spiegano un Marte così impegnativo: Trénet ha serie difficoltà nel periodo bellico, sospettato di essere ebreo, ma soprattutto si rifiuta di farsi coinvolgere: vuole mantenere la sua indipendenza, la sua libertà, difendere la sua idea del mondo, senza attaccare, senza aggredire. Il risultato, che esprime i’intimo bisogno di libertà e di interiorità, è una canzone, composta subito dopo la liberazione, canzone che gli dà un successo planetario: “la mer”, il mare. E’ la sua Luna d’acqua, accogliente, amorosa, per la quale battaglia significa “difesa”, e anche indipendenza. Urano, pianeta dell’indipendenza, dell’autonomia, nel suo domicilio in Acquario, è al centro di un altro quadrato a T , in quadrato da un lato alla Luna e dall’altro a Mercurio in Toro. Trénet, da buon Toro, (con tanto di trigono a Giove) scrive la sua ultima canzone “fidèle”, “fedele”, nel senso di restare fedele a se stesso, ai suoi valori, che hanno al centro la poesia, la musica, la relazione con il pubblico. E, soprattutto, l’amore…

Charles Trénet, musicista “charmeur”
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