E’ stato architetto e urbanista, e ha relizzato una città che, al di là del giudizio estetico, porta fortissimamente la sua impronta, tanto che l’itinerario “Joze Plečnik” è proposto ufficialmente ai turisti che visitano la capitale della Slovenia, con tanto di mappa e di visite guidate. Plečnik nacque il 23 gennaio 1872 a Lubiana, allora capoluogo della Carniola, una delle tante province dell’Impero austro-ungarico. Ragazzo talentuoso e intelligente, profondamente cattolico, Plečnik andò a studiare architettura nella capitale imperiale, Vienna, dove fu allievo di Otto Wagner, uno dei grandi protagonisti dell’architettura moderna, da cui apprese l’importanza dell’innovazione, della tecnologia e della funzionalità. La visita alla sua casa – museo, accompagnata dalle note biografiche raccontate dalla guida, risuona perfettamente con il suo tema natale (ancorchè calcolato sulle ore 12, in mancanza di ora dichiarata): nei due segni “saturnini” – Capricorno e Acquario – troviamo 4 pianeti, Mercurio e Saturno nel primo e Sole e Marte nel secondo, mentre nel segno opposto del Cancro ce ne sono 3, la Luna, opposta a Saturno e Mercurio, e Giove congiunto a Urano, opposti al Sole. Non c’è dubbio che la personalità del nostro esprima un Saturno “da manuale”: viveva da solo, in una casa – atelier con il letto in studio (concedendosi però un ottimo impianto di riscaldamento), si vestiva sempre di nero, in una casa – torre piccola, cilindrica, a pochi passi dalla quella dei suoi fratelli e sorelle, ma staccato da loro. L’ingresso era studiato in modo da incontrare direttamente lì i visitatori e presumibilmente liquidarli in fretta. E’ un Saturno importante, in Capricorno, opposto alla Luna: niente donne, asceticamente solo, ma, guarda caso, la dimora si trova nel terreno della famiglia (Luna in Cancro). Una vita dedicata esclusivamente al lavoro (ancora Capricorno) e ai progetti (Saturno) che curava lentamente, nei particolari “materiali”, conoscendo perfettamente il lavoro del falegname, che aveva praticato fin da ragazzino. La modalità è però soprattutto acquariana: una progettazione ampia per visione, in cui ha molto spazio la tecnologia, la funzionalità, l’innovazione, come conferma l’opposizione tra il Sole Acquario e Urano, che dello stesso segno è governatore. Plečnik pensa a una città acquarianamente “umana”. La sua progettazione avviene “a misura d’uomo”, pensando a una città in cui si va a passo d’uomo, immedesimandosi nella persona che percorre lo spazio urbano.
Dall’analisi condotta su un ampio campione di urbanisti, risulta che le configurazioni più frequenti e significative per questo “talento” sono gli aspetti tra Mercurio e Saturno (calcolo, analisi, controllo), gli aspetti tra Marte e Nettuno (“visionarietà concreta”) e quelli tra Venere e Giove (bellezza e comfort per gli abitanti). Ritroviamo tutto ciò anche nel tema natale di Joze Plečnik: Mercurio è congiunto a Saturno in Capricorno; Marte forma un sestile largo con Nettuno; Venere si connette alla coppia Giove Urano attraverso Nettuno, con cui forma un trigono. A proposito di Nettuno, il trigono con Venere (in Sagittario) suggerisce l’importanza della religione, praticata con ferma convinzione dal grande architetto. E sagittariano è stato il rapporto con gli studenti, che invitava nel suo studio a lavorare concretamente, sebbene in stile Capricorno, direttamente sul campo…