L’astrologo russo Igor Dzhaj (www.oculus.ru) presenta un lungo excursus  su due punti fittizi relativamente poco noti, il Punto di Vita e il Punto di morte. In questa puntata prosegue l’analisi dei periodi di sette anni che caratterizzano l’andamento dei punti fittizi stessi.

21-28 anni – “Il punto di vita” entra in Cancro e il “Punto di morte” – in Sagittario. Arriva il momento di creare una famiglia, avere figli, costruire il nido, sviluppare le qualità nella professione, formarsi delle opinioni sui concetti fondamentali, accettare o rifiutare le tradizioni (religiose, popolari, morali, sociali, familiari, ecc.). E’ questa l’età più difficile, quando la scelta delle opinioni sulla vita coincide con la scelta tra il bene e il male, tra il servire le persone e indulgere ai loro desideri fisici, che si tratti di denaro, sesso, cibo, potere o qualcos’altro. Questo è il momento di trovare Dio dentro di noi o di diventare schiavo delle passioni. E’ il tempo delle tentazioni più forti. Ora, più che mai, si ha bisogno di un insegnante, di un mentore spirituale che aiuti a trovare la strada per migliorare se stessi. Possono essere non solo i genitori, gli amici, i fratelli e sorelle, i colleghi, ma anche persone completamente estranee, persone a caso che, con la loro parola o azione, suggeriscono un cammino. Qui, i punti della vita e della morte, come nell’età precedente, sono nel quinconce, che dà la libertà di scegliere azioni e mezzi, ma che richiedono anche responsabilità straordinarie, perché ora si deve rispondere non solo per se stessi, ma anche per gli altri!

35 – 42 anni – Il “punto di vita” entra in Vergine e il “Punto della Morte” – in Bilancia. Questo è il momento della rivalutazione dei valori e dell’analisi approfondita dell’esperienza passata. Qui la vita non sembra più un cielo senza nuvole e la morte appare terribile. La vita di tutti i giorni (lavorare, guadagnare, occuparsi dei figli…), la salute comincia adare problemi, i vecchi debiti debbono essere saldati, la vecchiaia che incombe all’orizzonte ricorda come sarebbe bello spostare in avanti i problemi. Le persone di questa età affrontano situazioni difficili, perché ora arriva il conto di ciò che si è fatto in gioventù, ed è raro che si colga  la connessione tra questi eventi del passato, cosicchè arriva una nuova ondata di crisi, che a volte diventa depressione. Molto spesso, durante questo periodo, le persone ripensano al passato, giungendo ad una conclusione deludente su una vita vissuta invano, sulla futilità dell’esistenza, sulla futilità di ciò che prima era considerato inestimabile. La sensazione di solitudine si acuisce. Mentre nelle precedenti quadrature (7-14, 28-35 anni) la solitudine nasce da un sentimento di difficoltà a comprendere la realtà, o da scarso riconoscimento del merito personale, dall’incapacità di condividere i problemi intimi con i propri cari, stavolta questa solitudine è associata alla nostalgia del fine che si  avvicina. Certo, l’aspettativa di vita è diversa per tutti, e a 35-42 anni sarebbe troppo presto per pensare alla morte, ma il pensiero arriva. Questa volta è dovuto al fatto che le persone non sanno più come vivere, cosa fare, perché il passato è già stato sperimentato, e non c’è abbastanza coraggio per avventurarsi in nuove svolte, come era in gioventù, quando tutto sembrava essere stabile e buono…

4/ (segue)

 

Astrologia in Russia: “punto di vita” e “punto di morte”
Tag: