Lo slogan “grasso è bello” circolava , soprattutto tempo fa, a giustificazione e conforto di chi era dotato di corporatura imponente, di persone oggetto di attenzione non sempre benevola da parte della società. Ma come mai si diventa obesi? C’è qualcosa nel tema natale che indichi una propensione agli eccessi alimentari? Il campione di soggetti presi in considerazione per esaminare comparativamente se potesse emergere qualche elemento significativo, è molto esiguo, solo 6 personaggi pubblici: gli attori Steven Seagal, Russell Crowe e Gerard Depardieu, il soprano Monserrat Caballè, il musicista Gioacchino Rossini (raffinato gastronomo, peraltro) e il politico Giovanni Spadolini. Tuttavia il confronto giustifica l’ipotesi che in gioco ci siano pianeti personali “fondamentali” e relazioni simboliche tra l’ambito del soddisfacimento delle pulsioni istintuali e del piacere e quello della capacità di controllarle, orientarle, dirigerle, in nome della “necessità” di regolarle, razionalizzarle e limitarle.

Da un lato quindi ci sono le pulsioni primarie, la Luna innanzitutto, l’archetipo del bisogno istintivo, – e quale altro bisogno è insopprimibile come il bisogno di cibo?…- nonchè del conforto emotivo, del nutrimento in tutti i sensi. Sempre in questo ambito c’è pure Venere, archetipo del piacere – in questo caso il piacere del gusto – e c’è Giove, nei suoi significati connessi all’abbondanza.

Dall’altro lato troviamo invece il Sole, l’Io razionale, quello che impone l’acquisizione di una razionalità che consenta di andare oltre la sfera puramente istintuale ed emotiva, che consenta di relazionarsi con il mondo e le persone senza prevaricare ed essere prevaricato. Se a fianco dell’Io – Sole mettiamo Mercurio “intelligenza” e Saturno come simbolo della capacità di porsi dei limiti, di esercitare un controllo e di esercitare responsabilità nei confronti in questo caso di se stessi e del proprio corpo, abbiamo l’altro “blocco” di significati, che deve trovare un accordo, un compromesso, con il primo, quello degli “istinti”. Se c’è una dicotomia tra loro, un conflitto, è possibile che il soggetto finisca per non gestirla, “scegliendo” in qualche modo, di lasciar perdere col controllo, cedere le armi nella battaglia con gli altri, e finisca per non riuscire ad esercitare il controllo sulle sue stesse pulsioni primarie.  

Nei temi natali considerati lo squilibrio tra i due “blocchi” si manifesta in modo abbastanza evidente. Non è una “prova”, ma fornisce indicazioni interessanti. Vediamole in sintesi:

in tutti e 6 i casi, c’è un aspetto Luna – Giove, una sorta di “esaltazione” di “maggiorazione” delle pulsioni primarie.

In 5 su 6 troviamo anche un aspetto Luna – Venere, come se il cibo rappresentasse uno strumento di piacere significativo e importante.

Contemporaneamente, in tutti e 6 troviamo un aspetto o tra Saturno e Venere o tra Saturno e Mercurio o entrambi contemporaneamente: la capacità di imporsi un limite, la capacità di controllarsi diventa problematica.

Essere obesi non è, evidentemente, scritto nelle stelle, ci mancherebbe… Gestire il possibile conflitto tra il mondo istintivo – emotivo e quello del controllo “adulto” e razionale è possibile. Mangiare troppo è solo una delle risposte, delle reazioni, alle difficoltà poste dal conflitto e ciascuno – quando il conflitto si presenta forte e impegnativo – trova il suo sbocco, la sua “soluzione” – più o meno sostenibile –  a seconda delle opportunità che trova nella vita. I nostri sei personaggi sono solo un esempio di come nei fatti sia stata adottato “quel” comportamento di risposta al conflitto e già questo è una piccola “dimostrazione astrologica”…

P.Ro.

Luna – Giove “versus” Venere – Saturno: il conflitto genera l’obesità?
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