Un nuovo, interessante saggio di Clara Tozzi, che pubblichiamo a puntate, sul tema della vocazione.

“Da sempre l’astrologia colloca in IX casa, la casa governata da Giove, la vocazione, parola che fa subito pensare ad un grande motore che può fornire energia attraverso:

  • una visione di quello che è il nostro scopo solare
  • un ideale, una grande aspirazione
  • una fede – anche religiosa.

Quindi tutti questi elementi hanno la preziosa caratteristica di fornire direzione a tutta la nostra energia, di indicarci una strada che accompagna verso il progetto indicato dal nostro Sole, ma anche l’impulso a perseguirla attraverso quella chiamata che è proprio rappresentata dalla vocazione (vocare = chiamare). Ma vediamo di capire perché la vocazione è simbolicamente collegata alla IX casa ed anche cosa ci suggerisce questo.

La struttura delle 12 case contiene in sé una suddivisione per tre (classificazione per elementi) o per quattro (divisione in quadranti). La suddivisione per tre è quella che va a costituire le case di fuoco, quelle di terra, d’aria a d’acqua. A noi ora interessa mettere lo sguardo sulla prima triplicità, quella del fuoco, che raffigura le tre nascite a cui andiamo incontro crescendo:

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  • 1° casa: nascita fisica. E’ la casa che inizia con l’ascendente e che ci dà indicazioni sul come siamo venuti al mondo, sul parto e sui primi due mesi di vita, e che ci dà l’imprinting sul modo in cui tenderemo a iniziare tutte le cose.
  • 5° casa: nascita psicologica. E la casa legata alla formazione della nostra identità sessuale e psicologica, l’Io qui vuole esprimersi ed essere creativo lasciando qualcosa di sé al mondo: è la casa che rappresenta sia la riproduzione che la creatività come espressione di sé.
  • 9° casa: nascita spirituale. E’ la casa in cui l’Io può cominciare a trascendere se stesso per contattare un mondo superiore in cui non esiste solo quello che è tangibile.

Una IX casa ben funzionante ( così come Giove) tradizionalmente la si lega ad una ‘visione’, alla capacità di vedere con gli occhi della mente, come un film che scorre: certo che è una grande ‘facilitazione’ nel perseguire una determinata strada nella vita, è un valore aggiunto rispetto a quello dato dalla semplice forza di volontà legata ad un obiettivo…. Attiva una forza speciale, infatti, che è data dalla possibilità di connettersi col proprio divenire , con il dare un senso al proprio futuro, con il vedersi proiettati in avanti…..

La depressione, definita come ‘malattia del secolo’ per via della sua enorme diffusione oggi, ci fa riflettere proprio sui mali che l’assenza di scopo nella vita ci procura, sul fatto che l’uomo, una volta soddisfatti i bisogni primari legati alla sopravvivenza sua (1° casa) e della specie (5° casa), ha bisogno di andare oltre….alla ricerca del proprio senso nella collettività. Infatti Giove e la IX casa cominciano a parlare del nostro collegamento al mondo, del nostro significato all’interno di un disegno più ampio rispetto al nostro piccolo mondo conosciuto. Dice Sasportas “ Se dipenda da noi dare un senso all’esistenza o se il nostro compito consista nello scoprire il piano e l’intento di Dio, la ricerca di criteri da seguire, di obiettivi e significati, tutto questo forma il nocciolo della 9° casa”.

E una casa in cui cominciamo a volgere il nostro sguardo in alto e lontano (come indica la freccia del Sagittario), non più soddisfatti dalle risposte che ci può dare la logica; è legata ai processi che avvengono nell’emisfero cerebrale destro, che ci staccano dall’ordinario e ci spingono verso lo straordinario, verso la comprensione di quello che è simbolico, verso il pensiero filosofico, verso la contemplazione del divino.

Pubblicato sul numero 2 di  Albatros, rivista della scuola Eridano School / 2 – segue

Vocazione e significato della vita: una lettura della casa nona/2
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