L’astrologo russo Vitalij Vetash  (www.oculus.ru) propone un excursus sui pianeti che negli ultimi due secoli sono stati “adottati” dall’astrologia, per poi passare in rassegna i “nuovi” pianeti proposti allo studio dei cultori della disciplina. Nella prima puntata Vetash ricorda i fatti legati alla scoperta e sintetizza le simbologie attribuite ai nuovi scorpi celesti. 
“È noto che Urano è stato scoperto nel XVIII secolo, quello della grande Rivoluzione Francese, la rivoluzione da cui ha preso le mosse la trasformazione sociale nel mondo. uranus-2676694_960_720E’ questo il momento in cui la conoscenza e la scienza sono diventate un evidente motore di progresso. Interessante è anche il tema del giorno della scoperta di Urano, il  13.3.1781 alle 22.30. Urano – il pianeta delle scoperte, del nuovo e della distruzione del vecchio, si trovava in Gemelli, segno della conoscenza e della liberazione dal peso della tradizione e del dogma, mentre il Sole era in Pesci, segno dell’anarchia e della poesia.Urano formava un quadrato a T con il Sole e Marte, cosa che accentuava proprio la sua idea di rivoluzione e di distruttività delle concezioni precedenti. Allo stesso tempo, la Luna era nello trasformativo Scorpione, il segno della futura esaltazione di Urano.

Il XIX secolo era stato il tempo del classicismo nell’arte, della politica degli  imperi e, nella seconda parte, del nuovo interesse verso la psicologia. E a metà di questo secolo, fu scoperto Nettuno, il  23/09/1846. Nettuno era allora in Acquario, nella sua esaltazione, ed anche in congiunzione con Saturno e in esatto sestile con Plutone, cioè con  pianeti che concretizzavano materialmente l’incarnazione di questo nuovo oggetto, riflettendo la profondità dei sentimenti, il mistero dell’anima, ma anche l’illusione. Nonostante l’azione dell’ opposizione esatta della Luna Nera a Nettuno, il pianeta è stato finalmente scoperto. Infatti, proprio a causa dell’azione di questa Luna Nera e della qualità ingannevole della natura di Nettuno, l’illusiorietà, il pianeta era stato osservato ben due secoli prima dallo stesso Galileo (28/12/1612), che non lo prese in considerazione come nuovo oggetto, ma ritenne che si trattasse dello stesso Giove, con cui in quel momento Nettuno era in congiunzione stretta ed entrambi in opposizione alla Luna Nera, nel cielo, come al momento della  vera e propria scoperta. È vero che la Luna stessa al primo incontro con Nettuno nel 1612 era nel domicilio di Nettuno, i Pesci, il che è abbastanza naturale, ma cionondimeno rafforzava l’inganno della sua individuazione.

Il 20 ° secolo ha portato alla scoperta di Plutone. Fu visto per la prima volta il 2.2.1930 mentre la Luna si trovava in Vergine. Tuttavia la scoperta avvenne al momento della successiva luna piena in Vergine il 14/3/1930, quando fu finalmente scoperto come nuovo pianeta. A quel tempo, Plutone si trovava in  Cancro e presentava un semiquadrato esatto con Nettuno, legandosi alla simbologia della Luna e di Nettuno stesso, con il suo collegamento alle emozioni delle masse e alla psicologia del profondo.
Plutone ha caratterizzato il XX secolo come il quello dell’energia delle masse, esplicitate  nelle guerre mondiali, del tumulto rivoluzionario che trasforma il mondo, dell’inclusività delle masse da parte della politica e della scoperta di una nuova fonte di energia e distruzione: la minaccia di distruggere il mondo dal potere della reazione nucleare.

(1/segue) – traduzione dal russo di Patrizia Romagnoli

Effetti della scoperta di nuovi pianeti in astrologia/1
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