Prosegue la disamina di Clara Tozzi sul tema della vocazione e della nona casa del tema natale.

Come si dceva in precedenza,  per dar vita ai propri sogni, per seguire davvero la propria vocazione, è necessario andare oltre rispetto alla gestione del quotidiano e delle sicurezze, occorre aver compreso molto bene i limiti che abbiamo come esseri umani, ma  bisogna anche avere il coraggio di affrontare le difficoltà che si pongono, altrimenti c’è il rischio di non superare l’impasse dell’insoddisfazione perenne che fa da motore al bisogno di esplorare nuovi territori di Giove in IX casa.

 

Ma allora vocazione e lavoro possono ed in qualche modo devono coincidere? Il lavoro è certamente un mezzo per esprimere nella società una parte importante di noi stessi, lì noi ci mettiamo in gioco con la nostra personalità complessiva, non solo con una nostra particolare capacità. Spesso proprio nel corso della nostra attività lavorativa man mano che passa il tempo abbiamo l’opportunità di conoscerci sempre meglio, di comprendere quali parti di noi desideriamo esprimere, possiamo prendere sempre più coscienza di chi vogliamo essere e possiamo impegnarci per dimostrarlo. Penso che una delle cose più belle che possiamo fare nella vita sia occuparci di quello che amiamo e se nel lavoro possiamo mettere amore, il valore aggiunto che acquisisce la nostra vita è molto grande e di conseguenza diventa più raggiungibile il senso di soddisfazione e di completezza interni. In effetti svolgere un’attività che ci permetta di impegnare a fondo il nostro essere ci dà la possibilità di riempire di significato la nostra vita, anche se non deve certo essere necessariamente un’attività lavorativa in senso stretto.

Comunque il lavoro riguarda l’elemento concretizzante della terra: è interessante che lo Zodiaco faccia succedere le case di terra a quelle di fuoco, come se volesse suggerirci l’importanza di alcuni processi che l’uomo dovrebbe fare. Il fuoco è l’elemento che deve farci lavorare sulla nostra identità attraverso azione e creazione, innamoramento e slancio vitale. La IX casa è una casa di fuoco, e qui la vocazione può canalizzare grandi energie, può davvero creare delle possibilità che prima non esistevano, può creare un futuro nuovo, semplicemente perché comincia a vederlo. Il fuoco però non riesce mai a stabilizzare la sua forza ed ha bisogno della fase successiva della terra per portare a termine qualcosa di tutto quello che ha intuito ed intrapreso….ecco perché la possibilità di raggiungere l’autorealizzazione la troviamo nella X casa, dove ci è richiesto impegno e capacità di farci carico delle responsabilità, condizione base per portare sul piano della materia quello che si è avvertito come possibile in IX.

 

Durante il viaggio della nostra vita possiamo incontrare un certo numero di ostacoli, sia sul piano della percezione della vocazione, sia sul piano della realizzazione di ciò che si percepisce come vocazione. Gli aspetti che riceve la IX casa oppure il suo governatore ci potranno dare molte informazioni sulla natura delle difficoltà che si porranno. Quando gli elementi legati alla IX casa riescono a funzionare bene, allora la comunicazione tra mondo interno e mondo esterno può diventare eccellente. Questo non dipende però solo dagli aspetti, ma dalla capacità di integrazione che una persona ha saputo sviluppare: se questa integrazione è avvenuta, allora possiamo avere sia all’interno (con noi stessi) sia con gli altri uno scambio profondo, costruttivo, nutritivo e possiamo sviluppare una grande capacità di portare con coraggio nel mondo quello che siamo e quello che abbiamo compreso della vita stessa.

pubblicato su Albatros 3- rivista di Eridano School

Vocazione e significato della vita: una lettura della casa nona/3
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