Prosegue la disamina di Clara Tozzi sul tema della vocazione e della nona casa del tema natale, con l’analisi di una Luna in  nona casa, quello di Edgar Cayce

Edgar Cayce (nato a Hopkinsville il 18 marzo 1877, alle ore 15), astro_w2atw_edgar_cayce_adb.66245.84843chiamato “il profeta dormiente”,  è stato un grande medium. Nel suo tema possiamo vedere il Sole in Pesci in VIII casa e Luna/Nettuno in Toro in IX casa, in trigono a Giove/Marte in V. Era un giovane assicuratore quando perse all’improvviso la voce (legata al segno del Toro), e poiché non riusciva a trovare né la causa né la cura del suo malanno prima cambiò lavoro, dedicandosi alla fotografia , ma poi continuò a cercare soluzioni arrivando a sottoporsi ad una seduta in ipnosi presso un osteopata. Da quel momento la sua vita subì una profonda trasformazione, come voleva il Sole in VIII, perché emerse la sua capacità di fornire in trance delle diagnosi e delle cure naturali dagli effetti prodigiosi (aveva il transito di Nettuno in quadratura al Sole e Giove congiunto a Giove/Marte). Possiamo notare come il suo talento fosse fuori dal controllo della sua parte cosciente (Luna/Nettuno in IX, ma anche Giove in quadratura al Sole in VIII casa), infatti lui non aveva nessuna conoscenza in campo medico ed a lungo sembrò subire le sue capacità di guaritore, pur sentendo fortemente il bisogno di “salvare” gli altri, fino a sacrificare la propria vita a questo scopo. E’ anche molto interessante notare la presenza di Chirone in IX casa, congiunto a Luna e Nettuno: Chirone è un asteroide simbolicamente collegato ai percorsi di guarigione ed all’evoluzione spirituale, che si presta molto bene a mostrarci come Cayce potesse contattare la sua vocazione cercando una cura per la sua ‘ferita’, la perdita della sua voce.

Le sue letture nel tempo cominciarono a rivelare particolari sulle vite precedenti delle persone, e successivamente riguardarono anche l’esistenza di “cronache akasciche”, veri archivi contenenti la storia delle anime fin dalla loro creazione. Sembrò avere “accesso  alle fonti universali della conoscenza”(dal sito italiano ufficiale). La straordinaria biografia di questo uomo ci offre la possibilità di fare un grande collegamento tra la IX casa, Giove ed il concetto di memoria evolutiva, attraverso il contatto con l’idea orientale di Akasha, la grande biblioteca che raccoglie le esperienze di tutta l’umanità, indubbiamente connessa al simbolo nettuniano (memoria cellulare o dell’acqua, che ricorda tutti gli stadi evolutivi).

Cayce incontrò molti sostenitori ma anche molti nemici, ed in alcuni momenti della sua vita pensò di non rendersi più disponibile al ruolo impegnativo a cui il suo dono l’aveva destinato, ma perdeva nuovamente la voce quando non la metteva al servizio degli altri. La sua storia rappresenta un notevole esempio di come il suo talento dovesse necessariamente essere portato al collettivo.

 

Del resto la IX casa trova la sua conclusione sulla cuspide della X, il Mezzo del Cielo, il punto più alto del tema: da quella casa in poi i talenti cessano di essere patrimonio solo personale e chiedono di essere destinati ad obiettivi più allargati, come se cominciasse un compito di restituzione all’Universo di quanto l’Universo ha riversato dentro di noi. Per questo, forse, fino a quando la nostra evoluzione ci ha portato alla fase di IX casa continuiamo a chiederci qual è la  nostra vocazione, mentre da quel punto in avanti cominciamo a chiederci cosa possiamo dare di noi al mondo a cui apparteniamo.

Vocazione e significato della vita: una lettura della casa nona
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