E’ legittimo chiedersi se in un tema natale emergano configurazioni che suggeriscono una tendenza all’omosessualità ed è assolutamente logico ritenere che la complessità della questione sia tale da scoraggiare ricerche comparative in merito, anche partendo dall’analisi dei temi natali di chi ha fatto “outing”, esplicitando le modalità di espressione della propria sessualità e facendo scelte concrete in merito.  Il fatto è che sull’omosessualità e le sue motivazioni il dibattito è aperto, e le argomentazioni di psicologia individuale si intrecciano con quelle sociologiche e della “morale comune” formando un mix praticamente inestricabile.

Ciò non impedisce all’astrologia di indagare, nella consapevolezza che il tema natale è strettamente individuale, mentre i comportamenti della vita sono strettamente legati all’ambiente e alla cultura in cui ciascun soggetto vive e opera.

Accontentandosi di analizzare una singola carta, si possono cercare specifici indicatori dell’omosessualità in quella di  Piotr Ilich Čajkovskij: il magico compositore ha sofferto duramente, non ha fatto “outing”,  e – qui è la società a condizionare …-  ha persino provato a sposarsi per nascondere l’omosessualità,  arrivando proprio per questo   sull’orlo del suicidio…astro_w2atw_peter_ilich_tchaikovsky_adb.26075.31724

 Un’ipotesi è che alla   radice del problema ci   sia la relazione con la   madre. Nel tema di   Čajkovskij la Luna, in   Cancro, (emotività   fortissima e delicata e   anche “la madre”) forma una quadratura con Venere (amore passionale, “adulto”, la donna) congiunta a Plutone (la complessità, l’abisso, la manipolazione, l’insoddisfazione e il bisogno di trasformare in profondità) in un brusco e “mascolino” Ariete. In concomitanza con questo, troviamo il Sole congiunto a Marte (sessualità maschile) nel Toro, segno connesso al tema del possesso, in quadratura stavolta con Nettuno, pianeta che esprime l’imprecisione, la vaghezza, la mancanza di confini e l’immaterialità.

Una miscela esplosiva? Pare proprio così. La Luna cancerina – “utilissima” per la composizione musicale – se vista come simbolo della mamma (che nel caso di Piotr morì quando lui aveva 14 anni) diventa un serio problema: forse Čajkovskij ha rifiutato di “crescere”, di diventare un adulto e voleva solo restare attaccato al seno della madre. Solo che se un uomo non è in grado di liberarsi dall’immagine materna, non può – da adulto – amare una donna vera … Il quadrato della Luna dolce e sensibile in Cancro con una Venere passionale in Ariete, congiunta a Plutone, spiega come il giovane Piotr  letteralmente “temesse” le donne. La sua immagine della donna prende le caratteristiche dell’Ariete: impulsivo, forte, risoluto. Come combinare dolcezza e impeto? Tanto più se l’impeto di colora del “nero” plutoniano: costante insoddisfazione, dubbi, tormento interiore…

Di per sé, però, tale connessione potrebbe esprimersi semplicemente in una relazione tempestosa o solo insoddisfacente con le donne. Ma c’è anche il quadrato di Sole e Marte con Nettuno. Marte simbolicamente si associa, tra l’altro, al desiderio maschile. Nel tema del compositore, Marte, in congiunzione con il Sole – Ego, forma un quadrato con Nettuno, pianeta “femminile”, che simboleggia l’immaginazione, la fantasia, il sogno, l’incertezza. Tutto ciò va a sostenere il sentimento musicale, ma non conferma l’espressione del potere maschile …

Inoltre, nei casi in cui ci sono netti contrasti tra i pianeti che si riferiscono al “maschile” (Sole, Marte, Giove) e la parte riferita al “femminile” (Luna, Venere, Saturno), per di più in segni che male si adattano alla natura attiva / ricettiva, si può ipotizzare qualche problema nell’ambito dell’espressione della sessualità. Nel tema di Čajkovskij troviamo sia Luna che Sole in segni femminili, Venere e Saturno in segni maschili. Marte, l’energia attiva per eccellenza, è in segno femminile, mentre Venere, archetipo dell’affettività femminile, è nel segno fortemente maschile dell’Ariete. Potrebbe essere un’ipotesi da sviluppare…

P.Ro.

Čajkovskij e l’omosessualità
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