Personaggi e storie inquietanti, che afferrano il lettore fino alla fine. Ma solo alla fine delle pagine, non alla fine della storia, perché le sue storie non hanno fine. Sono quelli creati da  Daphne du Maurier, autrice di “Rebecca, la prima moglie” e di “gli uccelli” romanzi notissimi, resi ancor più celebri dai  film di Hitchcock (nella foto)  e di altri best seller come “mia cugina Rachele” o “taverna alla Giamaica”. Romanzi gialli, per certi versi, ma anche molto di più. Daphne du Maurier, Lady Browning, nacque a Londra il 13 maggio 1907 alle ore 16.00 con il Sole e Mercurio in Toro, ascendente in Bilancia e una potente opposizione sull’asse MC – FC (Cancro – Capricorno) tra Giove e Nettuno sopra e Marte Urano sotto. La Luna – a cui si pensa come dominante mentre si legge la sua biografia – è invece decisamente isolata, nel segno dei Gemelli, salvo che la si consideri come midpoint tra Sole e Plutone.

Nata in una famiglia importante, il rapporto con il padre l’ha fortemente segnata: uomo dalla  personalità complessa, preferiva Daphne tra le tre figlie, avvolgendola di un amore opprimente, che però pare sia andato anche oltre… Daphne presto scopre di essere attratta dalle donne, senza mai però definirsi lesbica,: la scrittrice odia la parola lesbica e non si considera bisessuale. Chiama quella parte della sua personalità “The boy in the box”, il ragazzo in scatola, intendendo dire che sentiva di possedere un cuore di ragazzo dentro un corpo di donna. Questa duplicità è chiaramente percepibile nell’ambiguità di fondo che sotterraneamente pervade i suoi romanzi.

Comincia a scrivere molto giovane e produce un successo dopo l’altro. Il suo tratto stilistico è proprio l’ambiguità. I suoi personaggi sono inquietanti, le ambientazioni misteriose. Pare che ci sia sempre qualcosa di  inafferrabile, di vago e incombente, con un senso di violenza nascosta e sotterranea.        

astro_w2atw_daphne_gialli_2_du_maurier_adb.22214.130122Cosa c’è nel tema natale di Daphne du Maurier che si leghi a tali caratteristiche? Se consideriamo i suoi romanzi dei “gialli” possiamo osservare – dal confronto con un campione di giallisti – che i tratti astrologici comuni nel campione sono: Sole in aspetto con Marte e Plutone, e  Sole con Luna e Plutone. L’osservazione si conferma anche per la Du Maurier: il Sole forma contemporaneamente un trigono con Marte e un semisestile preciso con Plutone. Più inusuale invece la forma della seconda relazione. in quanto la Luna è esattamente a metà strada tra il Sole e Plutone, che però distano solo 30 gradi tra loro, diventando così solo un semplice “midpoint”, aspetto utilizzato solo da alcune scuole astrologiche e non dagli autori contemporanei.

Ma il romanzi di Daphne Du Maurier non possono essere etichettati come semplici gialli, ma piuttosto come prodotti letterari di qualità, espressione di una personalità assai complessa. I tratti tipici dell’irrequietezza, dell’ambiguità, di una sorta di sdoppiamento portano dritti ai significati di un pianeta, la Luna. Il “doppio” fa parte certamente della simbologia dei Gemelli, il segno in cui si trova la Luna. La scrittura ha rappresentato il modo per non perdersi, per ancorarsi alla terra, come richiede comunque un Sole ore legato a Marte e Urano, il modo di concretizzare nel “fare”, le forti pulsioni verso la lotta e l’indipendenza personale (Marte congiunto a Urano). Se poi si nota la posizione al fondo cielo di questa coppia Marte e Urano, è facile pensare ad un padre come minimo “ingombrante”… Mercurio – scrittura ha operato per esorcizzare i potenti valori nettuniani (Nettuno congiunto e quindi amplificato, a Giove) esprimendosi come “punto di Talete”. E’ proprio su Mercurio infatti che si scarica la doppia opposizione, grazie a un sestile con Nettuno e Giove in Cancro e a un trigono con Marte e Urano in Capricorno.

Un’ultima annotazione: la questione dell’identità sessuale può essere, almeno parzialmente, segnalata dalla quadratura tra Venere e Marte (congiunto a Urano – superamento delle convenzioni) e dal sestile Venere – Plutone, con la relativa problematica della “gestione” delle pulsioni istintuali.

P.Ro.

Daphne Du Maurier o la forza della Luna isolata
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