Il fisico russo Feliks Kazimirovich Velichko ci presenta l’astrologia come un vero e proprio sistema.
Passiamo ora alla questione se l’astrologia sia una scienza. L’astrologia possiede tutti i tratti caratteristici di una scienza.
- Stabilità delle concezioni. Come la religione e la scienza, il sistema delle conoscenze astrologiche si è conservato stabilmente per molti millenni nella noosfera.
- Coerenza interna tra i concetti. Nell’astrologia, così come nella scienza, le teorie proposte non presentano contraddizioni interne e vengono superate solo da nuove dimostrazioni. Ad esempio, è diventata obsoleta l’idea della “via combusta”. Ora questo concetto in astrologia non viene più adottato, così come, per esempio, il concetto di flogisto è stato abbandonato dalla chimica.
- Principio dell’autosviluppo. Le concezioni veritiere, nel caso intervengano fatti nuovi non vengono demolite, ma sviluppate. Così, per esempio, la scoperta dei gas inerti in chimica è risultata del tutto superflua per il sistema della tavola periodica di Mendeleev. Il sistema periodico funzionava molto bene anche senza i gas inerti, tuttavia, con lo sviluppo della teoria dei rivestimenti elettronici, si è scoperto che i gas inerti sono assolutamente necessari, poiché è su di essi che il rivestimento dell’elettrone viene esteso fino allo stato stazionario (2, 8, 18 elettroni). L’astrologia funzionava bene con sette corpi celesti, e, una volta scoperti i nuovi pianeti (Urano, Nettuno e Plutone) parve che l’intera teoria fosse completamente distrutta, ma non fu così: l’astrologia incluse armoniosamente i nuovi pianeti nel suo sistema: Urano fu usato per rappresentare i nuovi fenomeni nella scienza (elettricità) nella società (rivoluzione), e la stessa astrologia, che si adatta perfettamente alle caratteristiche di Urano. Nettuno è stato utilizzato per rappresentare i processi inconsci della psiche umana. Plutone è adatto a descrivere i processi nucleari e intracellulari, nonché le azioni di grandi masse di persone. Quindi, la scoperta di nuovi pianeti non solo non distrusse l’astrologia, ma la rafforzò e la rese più ricca.
Queste tre analogie impongono di riconoscere l’astrologia come una vera scienza.
L’astrologia scientifica secondo Velichko/4