Le sue opere hanno reso Barcellona una città assolutamente speciale: la Sagrada Familia, casa Batllò, la Pedrera, Parc Guell… Antoni Gaudì è stato l’architetto che ha cambiato il volto della città, con lavori assolutamente originali, frutto di un talento particolare che combina estrema immaginazione con estremo modernismo. Le Corbusier lo definì l’architetto “plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro”. spain-106467__340Un genio? Forse. Sicuramente una persona con un talento speciale, diverso non solo per l’approccio all’architettura, ma anche capace di affermare le sue idee e di concretizzare le sue intuizioni. La lettura del tema natale consente di individuare il “talento” potenziale, non certo “le opere”, che sono frutto di un insieme di fattori assolutamente non determinabile dall’intreccio tra pianeti e segni. Se è così, si dovrebbero quanto meno individuare, nel tema natale, gli elementi che indichino il talento dell’architetto, al di là delle scelte stilistiche poi compiute nella vita reale. 

Da un’indagine compiuta su un campione di 24 urbanisti affermati, è emerso che praticamente in tutti i temi natali considerati, i pianeti connessi tra loro in aspetto sono Marte con Saturno e Nettuno e / o Marte con Mercurio e Nettuno. Sarebbero quindi queste le configurazioni indicative di tale talento.

Cosa troviamo nel tema natale di Antoni Gaudì, nato  il 25 giugno 1852 alle 9.30 a Reus (Tarragona, Spagna)? astro_w2atw_antoni_gaudi_adb.59096.33118

Troviamo entrambe le configurazioni. Marte in Vergine forma trigono con Saturno in Toro e opposizione con Nettuno in Pesci, suo domicilio. E troviamo anche Marte in sestile con Mercurio all’ultimo grado dei Gemelli e in opposizione, come detto, a Nettuno in Pesci. 

E’ vero che Nettuno in Pesci in sé’ non dice molto, visto la lunga durata della permanenza nel segno, ma nel caso di Gaudì forma opposizione con Marte in Vergine, proprio sull’asse ascendente / discendente, e in più si trova al vertice di uno Yod (due quinconce su pianeti legati tra loro da un sestile) con la Luna e con Venere, a loro volta in sestile. 

La simbologia di Nettuno si adatta molto bene al talento di Gaudì architetto, ed anche ad alcune scelte di vita da lui compiute. Un Nettuno importante ci parla di immaginazione, di visionarietà, di capacità di vedere “oltre”. Talvolta è abbinato alla ricerca di “mondi paralleli”, più o meno individuati grazie alle droghe. Nettuno ci parla di confusione. Ma nel caso di Gaudì non si tratta di “disordine”, al contrario ci parla di con – fusione, della capacità di fondere tra loro mondi apparentemente lontani. Gaudì ha per così dire “fuso” la pietra e il ferro, li ha resi malleabili come plastilina, li ha resi morbidi e “dolci”. E ha “governato” i materiali. La morbidezza, la plasmabilità, è reperibile nell’aspetto duplice di Nettuno con Luna e Venere, mentre la capacità di governare la materia è osservabile nella relazione di Nettuno con Marte

Se la cifra dell’architetto / urbanista è la relazione Marte – Nettuno, possiamo tradurla con “visionarietà concreta”. Nel caso di Antoni Gaudì è questa solo una parte del suo talento, espresso nella professione di architetto. Ma qui c’è molto di più. C’è lo yod di Nettuno  con Luna e Venere, quindi c’è un mondo magico e fiabesco (Luna) colorato e piacevole (Venere). E c’è soprattutto il richiamo alla spiritualità simbolicamente espressa da Nettuno. Indubbiamente la durezza di un Marte nella puntigliosa e operativa Vergine – perfezionista, lavoratore instancabile, attento a tutti i particolari e sempre presente e in più attentissimo conoscitore della natura, come vuole questo segno terrestre – può avere disturbato la spinta a esprimere e coltivare la spiritualità, tanto a avere dei comportamenti giudicati eccentrici. La sua tensione mistica lo portò, oltre che a considerare l’arte come un sacerdozio,  a diventare un cattolico super osservante (per osservare il digiuno quaresimale per poco non ci rimise la pelle…) a rifiutare totalmente le relazioni con le donne, a vivere praticamente da asceta e in vecchiaia da vero e proprio barbone. In gioventù, peraltro, lo stesso Nettuno lo aveva indotto a frequentare sedute spiritiche e ad occuparsi, pare, di botanica occulta e di funghi allucinogeni… La simbologia di Nettuno pare si sia espressa con modalità di volta in volta diverse, ma sempre costanti.

Non vanno dimenticati però gli altri pianeti di questo complesso tema natale, in particolare Urano, che si collega simbolicamente a un’altra fondamentale caratteristica di Antoni Gaudi, l’originalità. Urano, stretto tra Saturno e Plutone, forma aspetto con il Sole, con Venere e con Marte. E’ facile ipotizzare una forte spinta a distinguersi, a cercare il nuovo, il diverso. E anche a cambiare radicalmente il suo stesso modo di vita, trasformandosi da dandy ad asceta mistico e ossessivo. Il tutto “moltiplicato” dall’opposizione di Giove, pronto a radicalizzare le scelte dettate contemporaneamente da tre pianeti lenti dalle simbologie profondamente diverse come Saturno, Urano e Plutone.

P.Ro.

Antoni Gaudì, Nettuno e lo yod
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