Prosegue l’analisi dell’’ingegnere informatico russo Juri Manjakin, dell’istituto di informatica di Rostov sul Don,  sugli ambiti di ricerca da sviluppare per trovare dimostrazioni scientifiche della teoria astrologica. 

  1. L’influenza delle configurazioni angolari dei pianeti sull’attività solare: John Nelson

John Nelson (USA), specialista in comunicazioni radio, sviluppò un metodo per prevedere le interferenze delle tempeste magnetiche sulle comunicazioni radio con l’utilizzo delle configurazioni angolari dei pianeti.

Lo studio iniziò nel 1946 quando, su istruzioni della RCA (Radio Corporation of America), gli fu richiesto di  scoprire la causa delle interferenze delle onde corte allo scopo di prevedere malfunzionamenti delle comunicazioni radio causati da tempeste magnetiche. Nelson ipotizzò che ci fossero  connessioni tra le posizioni dei pianeti e le tempeste nella ionosfera, e riuscì a trovare una correlazione tra il verificarsi di tempeste magnetiche e la posizione dei pianeti. Se si mette il ​​Sole al centro del cerchio, si nota che la maggior parte delle tempeste si verificano quando due o più pianeti (compresa la Terra) si trovano ad una distanza di 0 °, 90 ° o 180 ° l’uno dall’altro. Se più pianeti sono coinvolti in queste configurazioni specifiche, è prevedibile una tempesta magnetica più forte.

Nelson ha scritto: “Dopo oltre 25 anni di ricerche nello studio del sistema solare, posso dire senza mezzi termini che ci sono prove molto convincenti che i pianeti, quando si trovano in determinate posizioni, sono la causa dei cambiamenti nelle emissioni solari, che a loro volta influenzano lo stato della ionosfera terrestre “.

Questo uso pratico degli angoli planetari fornisce la prova più convincente dell’importante concetto astrologico di “aspetti” (distanze angolari) tra i pianeti.

Prima che Nelson iniziasse a lavorare, il miglior indicatore di accuratezza delle previsioni era del 60%. Al momento della conclusione della ricerca, nel 1971, la precisione era già del 93,2%.

Quindi, applicando i principi dell’astrologia, Nelson aumentò la prevedibilità della relazione di oltre il 30%. Tuttavia, come nei casi con altre opere simili che toccano argomenti “scomodi”, la comunità scientifica è riluttante ad accettare i risultati. Questo è il motivo per cui le opere di J. Nelson finora rimangono immeritatamente dimenticate.

 

Astrologia: alla ricerca di dimostrazioni scientifiche/3
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