Non prevedibile, neppure per l’astrologo più abile in previsioni: il Covid-19 si è diffuso con intensità diverse in molti luoghi del pianeta e questo evento ha sollecitato moltissime considerazioni e valutazioni. Elena Arfè, studiosa e docente di Eridano School, esplora con serietà e competenza la simbologia dei pianeti coinvolti in una configurazione – Giove, Saturno e Plutone in Capricorno –  sicuramente molto rara e ci offre una disamina della simbologia di questi pianeti, che a fine 2019, in sincronia con la prima esplosione del contagio, sono stati affiancati da Sole e Mercurio. Il testo, che pubblichiamo qui di seguito, è tratto dal libro di prossima pubblicazione per la Casa Editrice “Il Leggio” di Venezia, “Nettuno dall’abisso al sublime”, firmato da Elena Arfe’ e Jessica Crepaldi. Sempre la stessa casa editrice ha pubblicato ad ottobre 2019, “Plutone, una monetina per l’Inferno” di Elena Arfè.

All’ombra di Dionisio: covid-1

 Virus è il termine latino di veleno. I virus sono organismi microscopici che attaccano la cellula creando un legame fra le proteine del capside virale e specifici recettori della membrana cellulare. 

Entrano nella cellula, sfruttano il metabolismo e le riserve della cellula ospite per replicarsi. Nessun virus può replicarsi al di fuori della cellula bersaglio. La conseguenza di un’infezione virale è quasi sempre letale per la cellula. 

I virus sono descritti come organismi ai margini della vita, perché non avendo un proprio metabolismo, la loro sopravvivenza è in un rapporto di dipendenza assoluta. Il virus ha la caratteristica di essere in continuo mutamento, è inafferrabile, non riconoscibile. 

Mentre tutti gli astrologi erano interessati alla grande congiunzione di Giove, Saturno e Plutone in Capricorno, il 31 dicembre 2019 con lo stellium Sole, Mercurio, Giove, Saturno e Plutone in Capricorno, in Pesci c’erano due pianeti femminili, Luna e Nettuno, con simbologie di mutevolezza e vulnerabilità. Il Nodo Nord ad 8° del Cancro era in trigono alla Luna e a Nettuno in Pesci. 

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan ha fatto la prima segnalazione, rivolta all’OMS, di un virus sospetto, sconosciuto, straniero che poteva essere responsabile di sintomatologie polmonari acute. 

La barriera saturnina e lo stesso segno Capricorno, simboli della resistenza all’ingresso del diverso, è caduta sotto i colpi della forza impalpabile nettuniana. Nettuno ci ha tolto l’illusione della sicurezza di una vita scandita dai programmi a breve e lunga scadenza, ha mescolato le carte, 

cambiato le regole, ci ha mostrato le falle della società in cui viviamo. 

In una società fondata sulla razionalità e sulla norma irrompe il virus perturbante che genera angoscia e terrore. La paura dell’ignoto è accompagnata dalle urla delle Baccanti che confondono la mente e sottolineano l’eterna lotta tra ciò che si conosce e rassicura e l’angoscia dell’ignoto. 

Paura controllo difese, trattenimento, dissolti dall’energia invisibile nettuniana. Come se Nettuno nella sua capacità dissolvente volesse mostrarci che per quante difese mettiamo in atto tutto può succedere. L’inconoscibile, l’imprevedibile e l’ineluttabile si infiltrano comunque, silenti e non visibili, nelle nostre vite. 

Indipendentemente dal grado di virulenza e pericolosità effettiva, molte sono infatti le correnti di pensiero, questo nemico straniero che ha invaso la nostra quotidianità ci sta mettendo di fronte alla realtà. Alla realtà altra che cerchiamo disperatamente di ignorare. Una realtà che ci mostra quanto siamo indifesi e vulnerabili, quanto, a dispetto delle conoscenze scientifiche, del progresso, non siamo niente di fronte al tutto, non ossiamo nulla di fronte alla forza prorompente dell’acqua nettuniana che all’improvviso ci arriva alla gola. 

Questa esperienza, come tutte le esperienze, la possiamo subire o vivere. 

Con il passare del giorni, dei mesi, sono entrati in Capricorno anche Giove e Marte ad incrementare ed amplificare la paura e la sensazione di essere inermi. 

La paura della malattia (Nettuno) si va sommando alla paura della Morte (Plutone). Tabù, sublimati in milioni di modi, non verbalizzati ma percepiti. Saturno per fronteggiare il caos del momento attuale porta la collettività alla chiusura, all’iperdifesa, cerca di resistere. 

Nettuno probabilmente si diverte a vedere come ci stiamo isolando, auto isolando. Probabilmente l’archetipo nettuniano vorrebbe insegnarci a ridefinire le nostre priorità personali e collettive, il messaggio che ci sta mandando, attraverso i canali del sacrificio e della malattia sono messaggi 

divini. 

Nella società moderna, informatizzata, l’uomo crede di essere collegato agli altri attraverso whatsApp, chat, social, crede di condividere la sua vita via cavo, via wireless, via satellite… relazioni virtuali, illusorie, attraverso le quali si crede di abbattere i confini, invece si costruiscono distanze abissali. Con Nettuno in Pesci le distante diventano infinite. Le distanze aumentano con il passare dei giorni, con un’informazione plutoniana che semina paura e che forse non mostra alla luce del sole alcune motivazioni e manovre poco pulite che stanno influenzando il sistema economico – politico del mondo. 

Fuori dagli ospedali tende, accampamenti della protezione civile, delle associazioni di volontariato, lungo i corridoi e per le strade poche persone si muovono velocemente guardandosi attorno con circospezione, mascherine a coprire volti, distanze di sicurezza aumentate, contatti umani 

ravvicinati aboliti. Sembra di essere in guerra. Supermercati presi d’assalto in una psicosi collettiva, che giustificata o meno, ci sta mostrando che l’uomo dovrebbe temere più se stesso del virus- nettuniano. Il caos esterno riflette il caos interno dell’uomo. 

Il messaggio luminoso di Nettuno è che abbiamo bisogno, oggi come non mai, di coltivare valori che si stanno perdendo o che non abbiamo mai considerato con sufficiente attenzione: solidarietà, compassione, altruismo, contatto, il valore inestimabile di un sincero contatto umano. 

Questa esperienza può essere l’occasione dataci dall’universo, che ha schierato strategicamente energie molto potenti, di approfittare dell’isolamento, del rallentamento imposto per riflettere. Il mondo si è fermato, quello che si faceva, i posti dove si andava non fanno più parte della quotidianità. Possiamo allora valorizzare lo stare in famiglia gioendo delle piccole cose, di una comunicazione e di una vicinanza quasi dimenticate. Possiamo scoprire o riscoprire il benessere dato dal contatto con la natura, imparando a rispettarla come ci è richiesto da Urano in Toro. 

Sta a noi decidere se subire l’invasione nettuniana o accoglierla con fiducia. 

All’ombra di Dionisio: covid-1
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