Un’intervista in cui si esemplifica uno dei 12 archetipi lunari scelti da Eleonora Boscarato nel libro “Intervista alle Dee greche”: Gea – Gaia.

 “Gaia io canterò, la madre universale, dalle salde fondamenta, antichissima, che nutre tutti gli esseri, quanti vivono sulla terra; quanti si muovono sulla terra divina o nel mare e quanti volano, tutti si nutrono dell’abbondanza che tu concedi. Grazie a te gli uomini sono fecondi di figli, e ricchi di messi, signora; è in tuo potere dare o togliere la vita agli uomini mortali. Felice colui che nel tuo cuore tu benevola onori: a lui senza limite affluisce ogni bene. Per lui sono gravati dal raccolto i solchi apportatori di vita, e nei campi ha gran copia di bestiame; la sua casa è piena di ricchezze. Tali uomini regnano con giustizia sulle città delle belle donne e li accompagna grande benessere, e prosperità; esultano i figli di letizia giovanile, e, nei cori ornati da ghirlande, con animo lieto, danzando si rallegrano, tra i fiori del prato, le figlie di coloro che tu onori, o Dea veneranda, forza generosa. Salve, madre degli Dei, consorte del cielo stellato; concedimi benigna, in cambio del mio canto, la prosperità che conforta il cuore; ed io mi ricorderò di te e di un altro canto ancora”. 

A Gaia, Madre dei viventi (Omero)

La dèa Gea racchiude in sé entrambi i significati di Vergine e Madre di tutti i viventi. 

Ella nacque “da se stessa”, spontaneamente, durante la creazione e da se stessa generò Urano, suo figlio nonché marito, il Cielo stellato. È la protettrice di tutto il creato. 

Dal tutto indifferenziato, Gea dà forma a tutte le cose ed alla creazione. 

Divinità oracolare, in lei sono racchiusi il bene ed il male, la vita e la morte. Per questo motivo è la Dea della fertilità, della fecondità, ma anche dei morti; molto spesso infatti veniva raffigurata mentre fuoriusciva dal suolo, a metà busto. Come archetipo rappresenta il femminile autonomo, indipendente, che genera da sola. Alcuni dei suoi epiteti erano Pamméteira, Madre di Tutti, Auxithalès, Colei che favorisce la vegetazione, Biòdoros, Datrice di Vita, Bòteira, Colei che nutre, Euruòdeia, Dalle ampie vie.

Nel nostro primo libro “Intervista alle Dee greche” la donna-Dea tipo che ha donato il volto a Gea con la sua bella Luna in Acquario è Roberta, insegnante di lettere alle scuole superiori e operatrice olistica. Donna sensibile, ha a cuore il benessere degli altri, di Madre Natura con le sue molteplici forme di vita e attraverso il Vastu, lo Yoga della casa, mira al benessere delle persone che vi abitano attraverso l’armonia di Cielo e Terra ivi rappresentati. Ama gli animali e con suo marito ne ha adottati due dalle perreiras.

Di seguito l’intervista.

  1. Se dovessi descriverti telegraficamente quali aggettivi useresti? 

Sorridente, empatica, un po’ permalosa, in determinate situazioni mi spazientisco.

  1. Cosa vorresti che gli altri apprezzassero maggiormente di te?

La sincerità (non agisco mai con doppi fini) e il fatto che cerco di non dar alle cose un peso maggiore di quello che in realtà hanno…quindi direi la tendenza a “sdrammatizzare”. 

  1. Che genere musicale ti appassiona di più (anche più di uno se c’è).

Etnica (solo strumentale) e il pop di livello (no tormentoni…)

  1. Quale parte del tuo corpo consideri un punto di forza e quale invece vorresti migliorare? 

Punto di forza gli occhi; punto critico la parte inferiore del mio corpo (gambe e fianchi) che è più morbida e voluminosa rispetto alla parte superiore; questo però vale per il passato, ora ho imparato ad accettare e a convivere con questa caratteristica che da adolescente mi turbava un po’…so che è parte del mio essere e della mia costituzione e nella maggior parte delle occasioni mi sento a mio agio col mio corpo.

  1. Dove preferiresti trascorrere la tua vacanza ideale: in montagna, al lago, in collina, al mare? 

Mare mare mare!

  1. Hai un tuo animale totem?

L’ultima volta che ho fatto la ricerca dell’animale totem mi è arrivato il ghiro. Però risale a molti anni fa e potrebbe essere cambiato. Nella mia attuale realtà ho due spiriti guida che sono le mie due meravigliose levriere… mi stanno insegnando tante cose e mi danno forza nei momenti di difficoltà. 

  1. Che colori ti attraggono maggiormente?

Alcune sfumature di viola (glicine e indaco) e il color ambra.

  1. La tua casa ideale: come dovrebbe essere arredata e dove?

Il dove preciso non riesco a definirlo con esattezza… so che dovrebbe avere un grande terrazzo con vista sulla natura (montagna o mare..), essere suddivisa in poche stanze molto spaziose e con delle  grandi vetrate al posto delle finestre. Una cucina calda e accogliente dove poter preparare del buon cibo per i miei affetti, un bel caminetto davanti al quale rannicchiarsi nelle sere invernali. E una stanza dedicata esclusivamente alla creatività e alla meditazione. Materiali e rifiniture di materiali naturali (legno chiaro), soffitti con travature in legno, la parte superiore mansardata, pareti e complementi d’arredo con molti colori. In diffusione sempre oli essenziali. Pochi mobili…un ambiente minimale ma caldo e accogliente allo stesso tempo.

  1. Come è il tuo rapporto con il mondo femminile? E con quello maschile? 

Ho poche amiche vere e con loro ho un rapporto di sinergia, fiducia, aiuto reciproco, condivisione…un rapporto di sorellanza. Ma, ripeto, sono poche proprio perché sono rapporti privilegiati. Col mondo femminile mi viene spontaneo pormi sempre con apertura e complicità; non sempre però dall’altra parte trovo la stessa corrispondenza. Col mondo maschile ho sempre avuto la tendenza a familiarizzare. Non mi sono mai posta in maniera provocante o come “conquistatrice”… ho e ho avuto tanti amici maschi con cui ridere, scherzare e fare molta molta ironia. Su quest’ultimo punto ho sempre più soddisfazione dal mondo maschile.

  1. E con i bambini?

Non ho figli miei ma ci so fare molto con i bambini che spesso mi cercano e vogliono condividere con me i loro pensieri. Rimango spesso folgorata dal loro modo di esprimersi e dalla loro capacità di penetrare nel vero senso delle cose… non ho nessun rimpianto per il fatto di non essere madre biologica: attraverso il mio lavoro e il mio percorso in generale, la mia capacità del “prendersi cura” si esprime ampiamente e con molta soddisfazione. 

  1. Cosa cerchi in un partner, sia a livello fisico che psicologico?

Sicurezza, nel senso di una presenza su cui si possa contare, ed empatia, condivisione. Senso dell’umorismo e del gioco.

  1. Qual’é il cibo e la bevanda che ti attrae maggiormente ?

Mi piacciono i piatti unici a base di cereali e verdure che abbiano tanti sapori insieme (con vari tipi di verdure e, magari aggiunta di frutta secca, semi, spezie …), con tanti colori e tanti sapori magari di diverse consistenze. E in abbinamento un calice di ottimo vino, bianco o rosso a seconda del gusto del cibo a cui si accompagna.

  1. Hai la sensazione che qualcosa dentro di te non sia mai cambiato da quando eri bambina? E, se si, che cosa? 

La spontaneità del gioco…l’esprimersi in libertà, anche in modo ingenuo, al di là dell’età e dei condizionamenti sociali.

  1. Che caratteristiche trovi interessanti in un’amicizia?

La fiducia. 

  1. Quale dei cinque sensi è quello che utilizzi maggiormente per contattare gli altri?

La vista e il tatto. 

  1. Quale parte del tuo carattere ritieni un difetto?

A volte sono permalosa e un po’ “scattosa”. 

  1. Quale emozione tocca di più la tua anima?

La sofferenza di chi è più debole. 

  1. I luoghi dove ami passeggiare e ti senti maggiormente a tuo agio quali sono?

Il lungomare in generale, e i sentieri nel bosco. 

  1. A cosa di te non potresti mai rinunciare?

Posso essere flessibile e accomodante finchè non mi toccano quelli che per me sono dei principi, dei valori, allora divento una iena. Quindi direi il senso di giustizia. 

  1. Come hai vissuto il passaggio dall’ età della fanciullezza a quello dell’adolescenza?

Il passaggio non so… so che la mia adolescenza è stata caratterizzata da grandi risate e da grandi pianti. 

  1. Quali armi usi per affrontare un problema?

Cerco di trovare l’equilibrio tra quello che mi dice la testa e quello che mi dice l’istinto…di solito poi seguo di più quest’ultimo. 

  1. Quale domanda faresti a te stessa?

… a che punto sei nel cammino verso la realizzazione  e la felicità? 

 

Nella foto: 

Image of Gaia Kourotrophos from book of Roscher printed 1884

 

Intervistando le dee: Gea e la Luna in Acquario
Tag: