“Aggiungiamo extra all’ordinario”: lo slogan dei negozi Tiger sembra una definizione di … Urano, il pieneta del “diverso” del controcorrente e in generale di tutto ciò che rompe la banalità e la quotidianità. La simbologia di Urano si conferma anche in un’altra frase tratta dal sito Tiger: “i nostri negozi non saranno mai uguali e non smetteranno mai di sorprenderti”. La catena danese – 990 negozi in 30 Paesi – offre prodotti di uso corrente, da negozio di casalinghi o da cartoleria, ma utili, ben disegnati e a prezzo bassissimo, con assortimenti che ruotano in modo rapidissimo, in modo da tener desta la curiosità dei clienti. Ma a chi è venuta questa idea commerciale così nuova e dirompente? Il fondatore, Lennart Lajboschitz, è nato a Copenhagen il 13 agosto 1959 (ora non nota) e …vendeva ombrelli usati nei mercatini. Il primo negozio lo ha aperto nel 1995 e qualche anno fa ha venduto  per 134 milioni di euro il 70% della compagnia, riservandosi la parte più “divertente” ossia facendo il direttore creativo.

La sua è una storia di coraggio – Mercurio, Urano e Sole in Leone e Luna sicuramente in Sagittario – ma anche di sapiente capacità di calcolo, con la coppia di Venere e Marte congiunti nell’acuta Vergine a 30° giusti giusti a Urano, congiunto al Sole. Quanto ai tanti soldi che Lennart è riuscito a guadagnare, l’indicatore classico, Giove, non parrebbe ben posizionato:  forma infatti un aspetto abitualmente considerato “difficile” come la quadratura, e per di più nel segno di esilio in Scorpione. Chissà, forse si dovrebbe fare un po’ di revisione sul significato degli angoli… 

Lennart Lajboschitz è il più classico dei “self made man”: a 16 anni lascia la scuola e incomincia a viaggiare, finanziandosi con qualsiasi cosa: vende fumetti, fa il fotografo, allena una squadra di ping pong. A 20 anni incontra la sua futura moglie, Suz. Iniziano a guadagnarsi da vivere riparando ombrelli rotti e vendendoli al mercatino delle pulci. 

«Il mercatino è stato un’esperienza molto importante, perché mi ha fatto immergere nella realtà». Un forte senso della realtà, testimoniata dalla presenza di quasi tutti i pianeti in fuoco e terra e dall’assenza di pianeti in aria. La creatività dell’aria evidentemente è di tipo “applicativo” ad oggetti di uso corrente e l’intuizione si è concentrata sul commercio. Urano è il pianeta chiave: oltre alla congiunzione con il Sole e quella larga con Mercurio, forma il già citato semisestile con Venere e Marte in Vergine (oggetti per la vita quotidiana…), un quadrato a Giove, e un presumibile trigono con la Luna nel “progettuale” ed entusiasta Sagittario. L’anticonformismo di Urano si è espresso nella “genialità” di decidere di trasformare prodotti banali in maniera originale e creare un brand. Per esempio disegnare dei baffi su una tazza bianca o rivestire una normale calcolatrice con un piede di gomma. Si chiama Tiger touch. «Quello che sappiamo fare meglio è prendere un oggetto funzionale e trasformarlo in uno emozionale». frase che si può concretizzare nell’aspetto tra la Luna e la coppia Venere Marte. Urano è anche “rapidità” (specie l’aspetto Marte Urano), una sorta di decisionismo che la posizione di Urano testmonia ampiamente. Pochi scrupoli, comunque, per una persona che “non ha Saturno tra i piedi”: Saturno, pur in Capricorno, si limita a partecipare a una configurazione generazionale con Nettuno e Plutone e nient’altro…

P.Ro.

immagine: licenza Creative Commons

Come creare un impero da zero: la catena “flying Tiger”
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