Proseguono le riflessioni di Konstantin Daragan, astrologo russo molto noto nel suo Paese, nel sito www.astrology-online.ru. sui “miti” dell’astrologia.

La risposta alla domanda oraria dovrebbe essere posta nel momento e nel luogo in cui l’astrologo accetta la domanda: la tecnica tradizionale di costruzione dell’oroscopo di oraria implica che la risposta sia data per il luogo e momento in cui l’astrologo ha ricevuto la domanda, e non nel luogo e nel momento in cui l’interrogante ha formulato e scritto la domanda. Anche se è ovvio che la domanda è legata al richiedente, la domanda in questo caso diventa “centrata sull’astrologo”. Un astrologo del passato non aveva l’opportunità di ricevere una domanda tramite telefono cellulare o via e-mail, in cui il momento dell’invio della lettera è registrato. Perché in passato avvenisse così  è chiaro e che quindi l’astrologo dovesse prendere le coordinate più vicine alla domanda. Ma anche adesso  molti astrologi seguono ancora questo modello, sebbene non sia più necessario. La giustificazione di  questa convenzione è spesso molto fantasiosa – dalla necessità di “adattare l’astrologo alla domanda” ai riferimenti inverosimili a Bonatti, che affermava che “la risposta è diversa nei diversi climi”. Mi sembra che se gli astrologi di quelle epoche vivessero ora, punterebbero all’obiettivo attraverso percorsi diretti, piuttosto che percorsi contorti. Confronta ad esempio due domande orarie costruite sul luogo e l’ora in cui è stata posta la domanda, e sul luogo e l’ora in cui l’astrologo l’ha ricevuta. 1) 8 settembre 2006, 7.25 GMT, Illichivsk, Ucraina; e 2) 8 settembre 2006, 17.53 GMT, Kharkov, Ucraina. Entrambe rispondono. Tuttavia, la prima descrive molto più chiaramente una donna che ha appena scoperto di essere incinta.

 

I miti dell’astrologia “professionale” /9
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