“Se non avesse esasperato tutto non sarebbe stato un poeta. Sentiva e viveva con forza iperbolica: amore, devozione, amicizia. Non si apriva facilmente, ma era calmo e tenero. Era infelice. Solo nei primi anni della rivoluzione visse con furore e lietamente, ma non sapeva accettare il declino, non sapeva rassegnarsi all’idea che la giovinezza è un attimo, e che il futuro è spesso mediocre”. Sono parole dell’amante di Vladimir Majakovskij, Lilija Brik, efficaci nel descrivere la personalità di un poeta speciale, che ottenne successo e che è stato abbastanza dimenticato con il declinare del mito della rivoluzione russa. Nel tema natale di Majakovskij, nato il 7 luglio 1893 a Kutalsi in Georgia, sono rintracciabili alcuni elementi che ben si adeguano alla descrizione di una personalità eccezonale, al di là del giudizio personale sulle sue opere.

Majakovskij aveva un carattere forte e focoso, pronto all’entusiasmo come alla depressione. Amava la cultura in modo straordinario:  era stato attratto dal fuoco e dalle fiamme del Futurismo del nostro Marinetti, partecipando alla fondazione del cubo-futurismo russo. Egli trasmise l’impeto futurista in poesie, poemi e testi teatrali nei quali mise in evidenza la necessità di un cambiamento radicale della mentalità del tempo. Enfasi rivoluzionaria ma anche semplicemente, una personalità maestosa, della cui vocazione poetica è più che consapevole, tanto da rifiutare incarichi come agitatore politico professionale. 

Le parole chiave possono quindi essere passione, esagerazione, coinvolgimento profondo, spinta “propulsiva”. Sono tutte parole di Marte, il pianeta che in questo tema natale risulta davvero dominante, ma insieme a Venere, ad aggiungere passione personale e privata alla sua vocazione rivoluzionaria.

Marte si trova in Leone, congiunto a Venere e a Mercurio ed è al centro di un triangolo della creatività (due sestili che poggiano su un trigono) che comprende da un lato Nettuno e Plutone congiunti in Gemelli e dall’altro la Luna congiunta a Saturno in Bilancia. I pianeti sono concentrati in segni maschili, ma interessante è la posizione del Sole: come spesso avviene per i pianeti a 29° il Sole in questo caso “prende” contemporaneamente le caratteristiche tipiche dei due segni in cui avviene il passaggio. Qui parliamo di un ipersensibile Cancro, con la pulsione profonda alla trascendenza, all’idealizzazione poetica (potenziata dal sestile con l’amplificatore Giove) ma anche di un Leone “da combattimento” pronto a difendere i deboli – il proletariato, il popolo – in una forma, la rivoluzione, ben segnalata dalla quadratura con Urano in Scorpione. E’la dialettica difficile tra fuoco e acqua, tra riflessione e azione, tra esaltazione e disperazione. Nella vita reale, Majakovskij ha scelto l’azione, ma la vocazione poetica è ben descritta dal tipico legame tra pioanei che segnala la creatività artistica in generale: Luna, Venere, Nettuno, ai tre capi del triangolo, appunto, della creatività. Conciliare l’inconciliabile è difficile, con un Marte così potente, connesso a ben sei pianeti dalla simbologia diversa e contraddittoria. Majakovskij ha ceduto, scegliendo il suicidio presumibilmente per amore, alla pulsione venusiano – poetica e a quella lunare, dal momento che la congiunzione con Saturno può finire per inclinare alla disperazione, specie se la Luna, come in questo caso, si relaziona con Plutone che non si accontenta delle mezze misure. 

P.Ro.

Il poeta Majakovskij e la forza della passione
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