E’ definito “autore anomalo”, in perfetto equilibrio fra scienza ed arte, Theo Jansen, l’autore delle “Strandbeest”, strane creature costruite usando tubi di plastica, filo di nylon e nastro adesivo: queste “bestie da spiaggia”, in grado di correre sulle dune spinte dalla sola forza del vento, sono avanguardiste e primordiali allo stesso tempo. Un po’ ingegneristiche e un po’ figlie d’arte. Parte genio e parte follia visionaria.

Perché a chi mai verrebbe in mente di assemblare un’enorme quantità di tubi per realizzare creature che passeggiano da sole sulla sabbia? La combinazione tra sogno e visione con realtà e tecnica ingegneristica è visibile nel tema natale di Jansen? Sì, ma solo se si sa qualcosa della sua opera e  dei suoi studi, perché sul piano dei “talenti” non solo convivono orientamenti e capacità diverse, ma anche e soprattutto tutto quanto si è combinato e si è fuso insieme in una personalità e un’opera molto particolare, fusione che raramente avviene. In genere, infatti, in qualche modo ogni persona si mette a coltivare e sviluppare solo una parte del “pacchetto” complessivo dei talenti naturali, mentre qui tutto si è fuso insieme. 

Racconta Jansen: «A volte penso che le Strandbeest esistano dalla notte dei tempi e stessero solo aspettando di approdare nella testa di qualcuno e convincerlo ad abbandonare tutto per dedicarsi solo a loro. E quel qualcuno sono io», dice Jansen. Ha un sorriso sornione quando lo dice ma si capisce che è tutto vero, che non scherza, che lui sente di essere nato per questo. 

La data di nascita di Theo Jansen è il 14 marzo 1948 a L’Aia, l’ora non è nota, anche se arbitrariamente potrebbe essere il pomeriggio (la posizione della Luna tornerebbe “meglio”…). Già il Sole in Pesci (unico pianeta in segno d’acqua, però) potrebbe far pensare alla visione e al sogno. Tutto il resto però si sparge, in qualche modo, all’interno del tema natale: la Luna (salvo nascita prima dell’alba) è nel terrestre e solido Toro, insieme a Venere, mentre Mercurio – intelletto si trova in Acquario, al trigono di Urano (innovazione e rivoluzione) in Gemelli e in sestile con Giove nell’avventuroso Sagittario. In Leone, poi, troviamo una potente tripla congiunzione tra Marte, Saturno e Plutone. 

Vediamo di districare il gomitolo: Jansen è un’artista, crea oggetti perfettamente inutili e per certi versi “mostruosi” (in senso buono). La Luna nel realista Toro gli suggerisce evidentemente (?) animali di grossa taglia e, per le sue installazioni sceglie semplici e poco costosi (ancora Toro) tubetti in PVC. Grazie alla sperimentazione e a macchinosi calcoli i componenti si trasformano in creature complesse. 

Quanto alla vocazione artistica, si può osservare che la Luna è congiunta a Venere in Toro (domicilio diurno) e in quinconce a Nettuno in Bilancia (domicilio notturno), un terzetto già significativo quanto ad arte e a visionarietà. 

Interviene però sia la formazione scientifica (laurea in fisica) sia l’impulso fortissimo alla sperimentazione. Il Sole di Jansen forma quadratura con il “rivoluzionario” Urano, ma soprattutto, causa il semisestile preciso del Sole con Mercurio (intelligenza, curiosità) si forma una configurazione che comprende il Sole Pesci (sogno) e il Mercurio Acquario (indagine acuta e curiosità potente) proprio con Urano /tecnologia innovativa. 

Ma a completare l’incastro e a dare luogo a qualcosa di “esplosivo” e potentemente rivoluzionario c’è proprio il terzetto di pianeti in Leone – Marte, Plutone e Saturno, il massimo del “distruttivo” – opposti a Mercurio e in quadratura a Luna e Venere. Si potrebbe dire che la “potenza di fuoco” presente nella congiunzione di Plutone, Saturno e Marte nel focoso (e fisso) Leone condizioni pesantemente sia l’attitudine artistica che quella scientifica di Jansen. Una solida razionalità è confermata dalla presenza di tre degli aspetti che ritroviamo nei temi natali dei matematici: Marte con Saturno, Marte con Sole (quinconce) e Luna con Plutone. 

Il tutto con la calma della Luna in Toro….

 

Theo Jansen e le “bestie da spiaggia” cinetiche
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