E’ un oggettino piccolissimo,  grande come un accendisigari che, rapidissimo, scatta foto in alta definizione. Sta in un taschino, si aziona in un attimo, lavora perfettamente e, poco meno di un secolo fa, veniva assegnato alle spie per il lavoro sporco, con l’aggiunta poi, di un altro oggetto miniaturizzato per sviluppare le foto stesse.

Ad inventare la mitica “Minox” è stato Walter Zapp, autodidatta lettone, nato  il 9 settembre 1905 a Riga, la capitale della Lettonia che all’epoca faceva parte dell’Impero russo zarista, Valters Caps – poi traslitterato in Zapp – nacque in una famiglia di nobili balto – tedeschi (ossia i baroni tedeschi trasferitisi nel nord est europeo) e per motivi psicofisici abbandonò la scuola all’età di dieci anni. Un assoluto autodidatta: interessato all’ottica e alla fotografia, Walter, a 21 anni, andò a far pratica  nella capitale della vicina Estonia, poiché Tallinn era allora considerata uno dei centri più avanzati della fotografia mondiale. Fu qui che ebbe l’idea di creare una macchina fotografica che potesse essere portata costantemente con sé e che allo stesso tempo producesse fotografie di alta qualità. Nel 1934 l’oggetto entra in produzione con successo a Riga, poi dopo la guerra Zapp si trasferisce in Germania dove fonda nel 1945 a Wetzlar la Minox GmbH. per la produzione delle macchinette. Muore a 98 anni in Svizzera.

Il tema natale degli  inventori / inventrici presenta quasi sempre elementi comuni, legati di solito alle connessioni tra i pianeti del “matematico” in cui giocano un ruolo chiave Mercurio, Saturno e Marte. 

In questo caso, la minuzia e il dettaglio sono gli elementi aggiuntivi alla “mente matematica” e Zapp è un “caso da manuale” in quanto Sole e Mercurio si trovano nel segno più “classico” la Vergine, con l’aggiunta, anch’essa molto calzante, della Luna in Scorpione, il segno “che non molla mai la presa”, con in più la sfumatura dell’animo della “spia” colui che osserva acutamente non osservato. Non sono reperibili biografie di Walter Zapp ma alcune configurazioni aderiscono perfettamente alla vocazione “matematica”, in primo luogo il legame tra Mercurio, Marte e Saturno , quello che si ritrova con una frequenza molto superiore alla media della popolazione generale appunto tra i maematici. Altro aspetto significativo quello tra Sole e Marte e (presumibilmente, in mancanza di ora di nascita) tra Luna e Plutone, corrispondente al bisogno di andare sempre più in profondità. Mercurio forma ben cinque aspetti (sei se si aggiunge il Sole, congiunto a 9°). Nettuno forma sestile con il Sole e quinconce com Marte suggerendo una mente non solo razionale, ma anche visionaria (ce ne vuole, di immaginazione, per progettare una macchina fotografica così incredibile, un secolo fa…). Urano / tecnologia e invenzione, a vertice di una configurazione con Mercurio e Saturno, suggerisce  buone capacità imprenditoriali e non escusivamente teoriche. Altri elementi suggerirebbero una volontà molto forte – Marte trigono a Venere in segni di fuoco) e un quadrato a T tra Sole, al vertice, Marte e Giove, ma non c’è la possibilità di verificare tale ipotesi,, anche se la scelta del nome della macchinetta – Minox, ossia Minosse – suggerisce (se si rilegge la mitologia greca) interessanti associazioni di idee…

L’inventore della Minox, la macchina fotografica delle spie
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