Decise da bambina che sarebbe diventata un’attrice famosa, e ci riuscì. Vivien Leigh,è stata protagonista di tante cose, tra cui una storia d’amore ventennale con Laurence Olivier, leggendario attore shakespeariano, di cui a parte osserviamo il tema di sinastria. La Leigh fu protagonista anche del grande cinema del secolo scorso, in veste di Rossella O’Hara nel leggendario “via col vento”. Ma fu anche una donna dal difficile destino: affetta da disturbo bipolare, che la portava ad improvvisi e devastanti salti di umore, passando dall’estremo entusiasmo alla più cupa depressione, visse nel tormento, e morì a soli 53 anni .

Individuare un simile  problema nel tema natale è molto difficile e trovare connessioni “ex post” già conoscendone l’esistenza sarebbe troppo facile. Qui si parla di una vera e propria malattia e non solo di una labile tendenza caratteriale. L’unica osservazione che si può trarre dal tema natale della bellissima e bravissima Vivien Leigh è che il tema ha delle “carenze”, per così dire, rispetto alla media: so nota infatti la carenza di pianeti in segni di fuoco (c’è solo Mercurio, in Sagittario), che non aiuta quando si tratta di affrontare le difficoltà della vita e che si osserva spesso in persone che in varia misura soffrono di depressione – con il solo Mercurio in Sagittario, e la presenza di un solo aspetto di Plutone, con Mercurio, in Cancro. Se si aggiunge a questa osservazione anche la configurazione che mette in sequenza la Luna in Acquario, in congiunzione con Urano, entrambi in aspetto (sestile) con Mercurio, il dubbio che il potente Urano nel suo domicilio in Acquario abbia esercitato il suo effetto di “scarica nervosa” sia sulla vicina Luna sempre in Acquario – autonomo, libero e insofferente alle costrizioni, con un’ipersensibilità proprio al tema dell’indipendenza e dell’anticonformismo – sia su Mercurio / mente. 

Il tema, dal punto di vista degli elementi più occupati, presenta una fortissima  concentrazione in acqua e aria, a scapito di fuoco e terra. Ad esempio, i frequenti momenti in cui Vivien affermava di non potersi assumere la responsabilità di recitare, il terrore della sconfitta e del giudizio del pubblico possono essere in relazione con la prevalenza dell’elemento acqua e aria in questo tema che risulta polarizzato proprio du questi due elementi – in segno di terra c’è solo Giove in Capricorno, non proprio un campione di entusiasmo e di spinta vitale — con l’idea, di conseguenza, di una certa difficoltà a misurarsi con la vita concreta e reale. Anche Marte “pianeta del fare” si trova in un segno d’acqua, il Cancro, non proprio adatto simbolicamente all’azione immediata, congiunto a Nettuno – immaginazione più che azione…- in quadratura con Venere e semisestile con Saturno.

Le qualità di attrice si possono immaginare come connesse alla posizione di Venere – questa sì molto forte e positiva – in domicilio in Bilancia, sostenuta dagli aspetti con Marte, come detto, e  anche con Saturno e con Giove. Sulla forza dei sentimenti e sulla prevalenza di questa sfera ci sono ulteriori segnali: anche l’ascendente si trova infatti in  un segno di Venere, in Toro. La simbologia dell’acqua, come capacità di entrare profondamente in un ruolo, nel caso di una attrice, è ulteriormente potenziata dalla posizione del Sole in Scorpione, in semisestile a Venere – la bellezza fisica, tra l’altro – e in sestile a Giove – “diventerò famosa”… – e in quinconce a Saturno. E’ singolare notare, in generale tra gli attori, il ruolo di Saturno, molto più dell’atteso in aspetto con Venere. E’ possibile interpretare questo connessione come la capacità di staccare la ragione dal sentimento, e di accettare con scrupolo l’obbligo si seguire le regole del copione piuttosto che gli ordini del regista. Ma quando poi si “riattacca la spina” dei sentimenti, allora il rischio – senza i freni della terra e del fuoco – è di esserne duramente travolti. 

Aria e acqua: Vivien Leigh
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