Il corpo come mezzo di espressione artistica, il proprio corpo come carne da incidere, da modificare, da trasformare: Mireille Suzanne Francette Porte, in arte ORLAN, esponente della performing art e della  Body Art, é nota tra l’altro per avere più volte modificato il suo aspetto fisico tramite interventi chirurgici usati come performance artistiche. Si tratta di un personaggio assai singolare, descritta così in un’intervista recente sul portale Exibart, a firma di Carmelo Cipriani: “Artista tra le più significative del panorama internazionale, fin dagli anni Settanta agisce con e sul proprio corpo, contribuendo in modo significativo a scrivere la storia della Performing Art e della Body Art. Etichette entrambe insufficienti a spiegare il suo lavoro, al punto da indurla a crearne un’altra (con relativo manifesto), Arte Carnale, che contrariamente alla Body Art non cerca il dolore come fonte di purificazione o redenzione. Femminista e contraria ad ogni formula statutaria di bellezza, è nota per essersi sottoposta a ripetuti interventi chirurgici per trasformare il suo aspetto in un nuovo modello estetico, diverso da quello che la società abitualmente richiede ad una donna. Il suo nome d’arte, scritto rigorosamente in maiuscolo, è l’incipit di un’identità nuova, completamente riformata, priva di patronimico e di qualunque riferimento alle consuetudini sociali”

Al centro della riflessione artistica di ORLAN è dunque il corpo: “Ho iniziato il mio lavoro con la scultura, disegnando e dipingendo. – afferma –  Poco dopo ho cominciato a pensare al corpo come materiale espressivo perché io sono un corpo, nient’altro che un corpo, un corpo intero e pensante. Tutto ciò che è unico è politico: il corpo è politico, il privato è politico. Negli anni Settanta ho creato la mia serie Body-sculpture mettendo in discussione la cultura occidentale. Nella mia carriera ho usato molto il mio corpo assumendo pose inconsuete e diverse da quelle fotografate da artisti uomini. Ancora oggi lavoro sul significato del corpo nella società, in particolare su quello femminile e sulle pressioni a cui è sottoposto: culturali, politiche e religiose” 

Guardando il suo tema natale – 30 maggio 1947 alle 16.15 a Saint Etienne, Francia – ci si chiede in quali elementi del tema natale si esprima la personalità audace, trasgressiva e anticonformista di  Mireille, capace di affrontare operazioni chirurgiche pesanti, documentandole in diretta, e di mettere sempre in discussione la società e i suoi stereotipi in nome dell’arte. 

Sole in Gemelli e Luna in Bilancia, proprio sopra all’ascendente, dovrebbero essere segnali di leggerezza (tutto aria), capacità comunicativa, tutto sommato di … chiacchiere, a ruota libera. I Gemelli sono descritti come curiosi, mutevoli, sempre in movimento. E dove lo mettiamo il conclamato “equilibrio” e pacatezza della Bilancia, associata all’eleganza e alla conciliazione degli opposti?

Non c’è dubbio che questi elementi caratteriali non si addicano molto a Mireille, in arte ORLAN. Occorre fare un passo avanti. Lo spunto può essere il governatore dell’ascendente, Venere. E appena si osserva dove e come si colloca, si comincia a capire qualcosa. Venere è infatti in Toro, congiunto a Marte, in semisestile al Sole, quinconce a Nettuno e quadrato a Plutone. 

Toro come materia, come materialità, come carne, che qui diventa materia prima del percorso artistico, ma che può essere manipolata – congiunzione con Marte – o peggio crudamente modificata, come suggerisce la quadratura a Plutone, o trasformata artisticamente  (quinconce a Nettuno, la sublimazione e la metamorfosi). E’ un  quadrato a T che attira l’attenzione, in questo tema natale: troviamo infatti la congiunzione tra i due pianeti ritenuti tra i “cattivi”, ossia Saturno e Plutone al vertice da cui partono il quadrato a Giove in Scorpione e quello appunto a Venere e Marte congiunti in Toro. L’asse Toro – Scorpione in cui si forma l’opposizione di Venere + Marte a Giove conferma che siamo sul piano della dialettica della materialità. Con l’aggiunta di una sorta di spietatezza, dal non avere paura della durezza: troviamo due sequenze che vanno in questa direzione: il Sole in sestile a Saturno + Plutone e le due sequenze tra Venere, Marte e Plutone e tra Venere, Saturno  e Plutone. E un qualche rinforzo viene pure dal fatto che l’ottava casa, scorpionica, ospita Sole, Mercurio e Urano. Inoltre alla materialità del Toro si può associare il fatto che ORLAN abbia cominciato il suo percorso artistico con la scultura, la più “terrestre” delle arti. 

A proposito di passione / vocazione  per l’arte, gli elementi da osservare sono in primo luogo la Luna in Bilancia all’ascendente, ma anche la posizione di Nettuno (che simbolicamente si abbina anche al tema “trasformazione” seppure più immateriale della trasformazione di Plutone). Nettuno è trigono al Sole – con l’intento di definire l’indefinibile, di demistificare gli inganni . e quinconce alla coppia Venere + Marte, e l’aspetto Venere + Nettuno che è spesso reperibile nei temi dei creativi. 

Infine, Urano: contestazione, femminismo, voglia di rivoluzione. Come nella maggioranza dei temi natali delle femministe, Urano è in aspetto sia con la Luna che con Venere, e qui è potenziato da un Giove che dà ulteriore forza alla protesta di tipo politico, anche a voce – Mercurio in quinconce a Giove – per sostenere la forza delle opinioni.  

 

L’artista, il corpo, la carne: ORLAN
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