Non ci sono indizi certi: accumulare denaro, nascere poveri e diventare miliardari grazie alle capacità imprenditoriali, parrebbe – confrontando i temi natali di diversi personaggi (più o meno noti) di questo tipo – “introvabile” in una carta del cielo. Ciò risulterà di conforto a tutti coloro che vorrebbero diventare ricchi e non ci riescono, accusando le stelle della loro cattiva sorte, nonché a tutti coloro che, nati poveri, stanno viaggiando sul cosiddetto “ascensore sociale”. Eppure, vagando di carta in carta tra paperoni vari, si scopre uno strano caso (caso?) di quasi “gemellarità astrale” tra due uomini, partiti dal nulla e arrivati a creare e far crescere grandissime aziende e a detenere patrimoni di tutto rispetto. I due sono gli storici competitori, big  dell’editoria italiana della seconda metà del Novecento: Angelo Rizzoli, nato il 31 ottobre 1889 h. 4.50 (Milano),  e Arnoldo Mondadori, nato il 2 novembre 1889 h.6.00 (Poggio Rusco, Mantova). Senza soffermarsi più di tanto a guardare i loro temi natali (quelle 6 precise per Mondadori possono essere messe un po’ in dubbio…), si possono comunque osservare sia le differenze astrologiche (poche) che gli elementi che invece li accomunano. Guardando le loro carte, la differenza più significativa è la collocazione della Luna (per Rizzoli in Acquario e per Mondadori in Pesci), la presenza, per Rizzoli, di un grande trigono d’aria (Plutone e Nettuno in Gemelli, Venere in Bilancia e Luna in Acquario) e per Mondadori di un quadrato a T tra Luna Pesci opposta a Saturno in Vergine entrambe quadrate agli stessi Plutone e Nettuno.

Entrambi sono dotati di un bellissimo “triangolo del talento” tra Saturno, Sole e Giove. Meglio invece non addentrarsi sulla distribuzione delle case perché la certezza sull’ora non è totale.

Per quanto riguarda le loro biografie, entrambi sono nati in famiglie molto povere, hanno aperto la loro officina tipografica giovanissimi, hanno avuto l’intuizione di occuparsi di editoria, anzi di crearla come settore imprenditoriale, e hanno avuto seri problemi con i loro figli. A completamento del tutto, sono pure morti a poca distanza di tempo l’uno dall’altro.

Quindi, le domande:

Dove vediamo le umili origini?

Dove vediamo la capacità e lo spirito imprenditoriale?

Perché l’editoria (per Rizzoli anche cinematografica)?

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Allora, per le prime due questioni: Giove (denaro e potere, tra l’altro) è legato a Saturno (restrizioni, difficoltà) ed entrambi sono connessi al Sole (l’Io). Si tratta di un “Io” scorpionico, che vuole vendicarsi di un destino che all’inizio li ha collocati in basso nella scala sociale. Il riscatto, quindi. Ma anche le capacità scorpioniche di cogliere le buone occasioni, il desiderio di non sottostare a un padrone, la voglia di fare da sé’, il bisogno di accumulare.

Difficile rispondere alla terza domanda: i testi astrologici danno come legato all’editoria il segno del Capricorno,  il pianeta Mercurio (la parola, oltre ovviamente alle capacità commerciali) e la terza casa, connessa a Mercurio e ai Gemelli. Per entrambi Mercurio è molto ben collocato, a metà strada tra Venere (che è anche simbolo di ricchezza e di capacità di instaurare buone relazioni) e Urano (innovazione e tecnologia – entrambi sono stati dei pionieri). Nel segno del Capricorno si trova Giove, uno dei vertici del triangolo del talento, in 3° casa (se l’ora è giusta), che indicherebbe il settore di azione nella vita, e la terza è connessa proprio con l’editoria.

Per quanto riguarda Rizzoli, che si cimentò con successo nel settore del cinema, parla la Luna, collocata nell’Acquario, segno legato alla tecnologia avanzata.

Come ultima notazione, è possibile ipotizzare che la relazione difficile con i figli sia legata alla congiunzione tra Urano e Mercurio (il “puer”) ma si tratta di una indicazione piuttosto debole.

Infine – ma “ça va sans dire” – è impossibile che i due potessero essere amici: lo Scorpione ama troppo la competizione (sotterranea) per accettare “la propria copia conforme”…

Editoria: i big? Erano gemelli astrali
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