Appare astrologicamente significativo il sottotitolo della puntata del 24 novembre della trasmissione “vite che non sono la tua” su Radio 3 Rai: “Danza per elementi: dall’aria di Paul Taylor al fuoco di Bob Fosse” di Rossella Battisti. E’ infatti il fuoco l’elemento che colora la vita del grande coreografo, che rivoluzionò lo spettacolo di danza moderna degli ultimi decenni dello scorso secolo: 7 pianeti in segni di fuoco, collegati da un grande trigono, che danno conto, nella loro relazione reciproca, di varie sfaccettature del carattere dell’artista. Riportiamo dal sito della Rai  la sintesi della biografia di Fosse: https://www.raiplayradio.it/audio/2019/11/VITE-CHE-NON-SONO-LA-TUA—Il-fuoco-di-Bob-Fosse-c158a401-60ca-4095-85cd-deeae4cc3c80.html )

“E’ il 23 settembre 1987. Bob Fosse si sta recando alla prima di Sweet Charity, uno dei suoi primi musical ripreso a Broadway l’anno prima e ora in procinto di debuttare a Washington D.C.. Accanto a lui c’è Gwen Verdon, la sua terza moglie e star protagonista della prima messinscena negli anni Sessanta. Già da diversi anni sono separati – per via delle infinite scappatelle coniugali di lui – ma lei è una presenza amica, un faro di riferimento nella sua carriera turbolenta e nella sua vita tormentata. Fosse però non arriverà mai a teatro: un infarto lo fulmina sul marciapiede. A soli 60 anni. 

Muore come ha vissuto. Come un fuoco d’artificio. Repentino, sconcertante, col botto. Inaspettato magari no: aveva già avuto un brutto infarto tempo addietro, ma continuava a comportarsi come un treno in corsa verso il baratro. Compulsivo nel fumare e nell’assumere droghe. E incapace di controllare il suo interesse per le danzatrici, che sfiorava spesso la molestia. Anche Ann Reinking, vent’anni più giovane – la sua ultima musa e compagna, lanciata come stellina secondaria nel musical Pippin – lo aveva lasciato e Bob si accompagnava al momento con un’altra ballerina ventiseienne, Phoebe Ungerer. …”

Non è difficile trovare le connessioni tra questo ritratto e il tema natale di Bob: il “movimentato” Sole in Gemelli si lega a un Urano in Ariete, potenziato dalla congiunzione con Giove, e, con un quinconce, a Saturno in Sagittario. La forza rivoluzionaria di Urano si esprime rispetto all’Io, aal carattere dell’uomo, ma anche rispetto al suo talento rispetto al movimento, alla danza: Marte e Venere, sono congiunti in Leone, in linea con i temi natali delle migliori star della danza. Marte movimento e forza si allea con Venere – bellezza. Ma la biografia di Fosse ci avverte che anche i più decantati trigoni di fuoco non significano felicità e successo, anzi… 

C’è una perenne ombra scura che aleggia sullo sfavillante Bob, che possiamo facilmente attribuire all’importanza dei valori Saturno e agli aspetti che forma: quinconce al Sole, quadrato a Nettuno, trigono alla congiunzione Marte – Venere, trigono a Giove e Urano… Un “controllo totale” che si è espresso in caratteristiche assai spiacevoli: “ansia da audizione” e “terrore del fallimento” sono tratti distintivi di questo “rivoluzionario. Venere e Marte sono congiunti nel segno del Leone (che odia debolezze e ancor peggio fallimenti) sono legati da un trigono ad una rutilante Luna in Ariete, ma Saturno è sempre vicino, legato da un trigono in Sagittario, a mostrare che per ogni azione “focosa” c’è un prezzo da pagare. Che gli eccessi siano stati il filo conduttore di tutta la sua vita è un fatto assodato: dagli amori (le infedeltà gli costarono i matrimoni) alle droghe (e Nettuno è lì, congiunto a Marte e Venere) alle passioni: Giove moltiplica l’effetto di Urano “rivoluzionario”, Plutone / istinti si lega all’emotività lunare e alla figura della donna, non proprio idealizzata… (leggasi molestie). Luna / Plutone e Sole /Saturno non sono confortanti: non a caso Fosse riuscì a predire la data della sua stessa morte….

P.Ro.

Il fuoco di Bob Fosse, il coreografo che rivoluzionò il musical